Visualizzazione post con etichetta Vogue Italia. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Vogue Italia. Mostra tutti i post

giovedì 20 settembre 2018

VOGUE ITALIA CELEBRA 60 ANNI DI CARRIERA DI MINA

Gisele Bündchen, Photographer Luigi and Iango

«Mina ha influenzato il costume», scrive Massimiliano Pani nel numero di ottobre di Vogue Italia, dedicato proprio a sua madre. «Già dagli inizi, le ragazze la presero a modello pettinandosi, truccandosi e vestendosi come lei, cercando di assomigliarle. Poi, dopo il ’78, la sua immagine è passata solamente attraverso le copertine dei suoi progetti musicali. Con Mauro Balletti ha costruito per eccesso e per sottrazione un infinito “photo book” di Mine-nonMine. Proprio con Mauro siamo andati, mesi fa, da Vogue Italia per proporre una collaborazione che vertesse sul lavoro di “Mina e l’immagine”».

COVER VINTAGE MINA, Photographer and painter Mauro Balletti

Il risultato è una carrellata senza precedenti di immagini in cui top model di fama mondiale e icone della femminilità italiana posano per fotografi e artisti internazionali interpretando a loro modo lo stile unico di questa inconfondibile artista, a 60 anni dal suo debutto alla Bussola e a 40 da quell’addio alle scene che ne ha ulteriormente alimentato il mito. Su una delle copertine del numero, scattata da Luigi & Iango, impressionante la somiglianza di Gisele Bündchen, che per ricrearne la sensualità e le espressioni si è preparata guardando i video dell’artista. E poi molte altre “nonMine” che verranno mostrate in anteprima venerdì 21 settembre a Milano al cinema Manzoni durante Making Love, il party di Vogue Italia che ogni anno rappresenta il clou della fashion week, e che per questa edizione è appunto “A Vogue Tribute To Mina”. Dove famosi performer italiani e internazionali si metteranno alla prova con i grandi successi di Mina, accompagnati dal pubblico che sarà chiamato a prendere anch’esso parte all’evento.

(2)COVER VINTAGE MINA, Photographer and painter Mauro Balletti

Nel numero in edicola dal 2 ottobre la più famosa top italiana di sempre, l’ex first lady di Francia e oggi cantautrice Carla Bruni, interpreta Mina per l’obiettivo di Giampaolo Sgura, che ha fotografato altre nove italiane (i cui nomi verranno rivelati durante il party). Ancora una super model di casa nostra, Mariacarla Boscono, viene inseguita da Dario Catellani per le strade di Cremona, la città della “Tigre”. Oltre a Gisele, il duo composto da Luigi Murenu e Iango Henzi ha fatto rivisitare storiche immagini della cantante alle top model internazionali Guinevere Van Seenus (nella famosa versione barbuta dell’album Salomè), Karen Elson e Remington Williams.

Carla Bruni, Photographer Giampaolo Sgura

Dopo Gisele, verranno svelate nei prossimi giorni sul profilo Instagram di Vogue Italia una seconda e una terza copertina. La quarta è un’immagine inedita di Mina opera di Mauro Balletti – dal 1972 suo ritrattista e firma di tutte le copertine (un centinaio) che dal ritiro dalle scene sono il suo unico palcoscenico – e ispirata alla rivoluzionaria cover realizzata nel 1950 per Vogue America dal maestro Erwin Blumenfeld. «Partendo da una mia immagine inedita di Mina», spiega Balletti, «ho voluto rendere omaggio alla splendida fotografia della modella con rossetto, neo e eyeliner di Blumenfeld: un ritratto sorprendente, che richiama la cartellonistica della Belle Époque. Ho quindi realizzato un "Frankenstein", una delle mie operazioni estetiche che nascono quando mi accorgo, per esempio, che la bocca migliore per un'immagine è presente in un'altra foto. Qui ho tolto il naso, con l'aiuto di Stefano Anselmo, il make up artist che collabora con me da sempre. Anche questa immagine è stata concordata con Mina».

GUINEVERE VAN SEENUS, Photographer Luigi and Iango

«Abbiamo iniziato a lavorare a questo progetto oltre un anno fa, quando la famiglia di Mina ci ha proposto di collaborare in occasione dei suoi 60 anni di carriera», dice Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia. «Abbiamo pensato che sarebbe stato bello celebrare non la Mina cantante, ma la Mina straordinaria  creatrice di immagine, e l’impatto che ha avuto sul mondo della moda, del beauty, della cultura pop in generale. Abbiamo così chiesto a una serie di fotografi e stylist, italiani e non, di lavorare sulle sue referenze: ne è uscito un numero monografico di incredibile varietà, a conferma di quanto fertile sia il suo immaginario. La cosa che mi è piaciuta di più? Che l’operazione non ha nulla di vintage, ma è anzi totalmente contemporanea».

Karen Elson, Photographer Luigi and Iango

Michael Bailey Gates per esempio ha voluto come modella la drag queen Aquaria, vincitrice dell’ultima edizione del talent RuPaul’s Drag Race. Altri servizi ispirati a Mina sono stati scattati da Andrea Artemisio, Annemarieke Van Drimmelen, Paul Kookier, Raymond Meier e Sarah Moon.

HyperFocal: 0

Completano lo speciale di quasi 100 pagine testi in cui lo stile rivoluzionario di Mina e la sua influenza sull’immagine di moda in tutto il mondo sono commentati, tra gli altri, dall’editor in chief di W Stefano Tonchi, dal direttore creativo Giovanna Battaglia, dal fashion editor George Cortina, dall’artista islandese Ragnar Kjartansson, dal casting director Piergiorgio Del Moro, dalla make up artist Fulvia Farolfi e dal giornalista Angelo Flaccavento.

REMINGTON WILLIAMS, Photographer Luigi and Iango

giovedì 2 agosto 2018

MADONNA E VOGUE ITALIA

COVER SING2

Esclusiva mondiale: MADONNA celebra i 60 anni raccontando per la prima volta a Vogue Italia le ragioni “sportive” del suo trasloco in Portogallo, e posando a Lisbona con i quattro figli adottivi.

“Mio figlio David, che il 24 settembre compirà 13 anni, vuole giocare a livello professionistico. Ho fatto di tutto per trovargli le migliori scuole di calcio con i migliori allenatori, ma l’America in questo campo è piuttosto arretrata rispetto al resto del mondo. Vedevo la sua frustrazione, e poi mi sembrava anche il momento giusto. Sentivo che avevamo bisogno di un cambiamento e volevo andare via per un po’ – come sa, questo non è il momento migliore per l’America –.”

COVER SING

Madonna, che compirà 60 anni il prossimo 16 agosto, vive da un anno a Lisbona con quattro dei suoi sei figli: David Banda e Mercy James, di 12 anni, e le gemelle Stella e Esther, 5 anni. La popstar, in esclusiva mondiale sul numero di agosto di Vogue Italia, rivela i motivi del trasferimento e racconta la sua vita di tutti i giorni nella capitale portoghese.

VI1808 WELL_MERT_MARCUS 104-1253 copia

Madonna è infatti protagonista della storia di copertina del magazine con un eccezionale servizio fotografico realizzato da Mert&Marcus, che hanno potuto seguire la popstar a Lisbona nei suoi luoghi quotidiani, e ritrarla in compagnia dei suoi quattro figli.
“Mi sono detta: vediamo un po’ se per un anno riesco a vivere da un’altra parte e a portare i miei quattro figli in un ambiente diverso, perché penso sia importante farli crescere a contatto con culture differenti. La scelta era fra la Juventus Academy a Torino, il Barcellona e il Benfica o lo Sporting a Lisbona. Ci sono andata e ho cercato di immaginarmi come fosse abitare in queste città. Certo, Barcellona è una città fantastica, e anche Torino mi piace, ma non mi sembra adatta ai bambini. Va bene per gli intellettuali, con tutti quei bellissimi musei e quei palazzi imponenti, ma non credo che i ragazzi si sarebbero divertiti. Devo pensare a tutti, non posso tenere conto soltanto di David. Così sono andata a Lisbona e nel complesso mi è sembrata la scelta migliore. (…) Il Portogallo è imbevuto di storia: il suo impero ha lasciato un segno nel mondo, l’architettura è straordinaria. Ed essendo anche il luogo dove ha avuto origine lo schiavismo, risente delle influenze musicali di paesi come l’Angola e Capo Verde, oltre che della Spagna. E se questo non bastasse, una delle mie attività preferite in assoluto è andare a cavallo. (…) Per cavalcare vado a Comporta, o a casa di amici, o ad Alcácer. Sono molte le zone circostanti dove poter andare a cavallo, e ogni volta che mio figlio la domenica non ha la partita, la giornata diventa un’avventura in cui scegliamo un posto dove cavalcare.“
Nell’intervista a Vogue Italia, Madonna spiega come l’esperienza di Lisbona sia stata fonte d’ispirazione anche per il suo prossimo disco.

VI1808 WELL_MERT_MARCUS 104-1256 copia

“Dico sempre che il Portogallo è governato da tre f: fado, football e Fátima. È anche un paese molto cattolico, cosa che a me sta benissimo. Mi ricorda Cuba, perché le persone non hanno molto ma apri la porta di qualsiasi casa, vai in qualsiasi vicolo e sentirai sempre della musica. (…) Si ascolta sempre tanto fado e il kuduro, un genere musicale angolano. Anche molto jazz, e della vecchia scuola: una cosa bellissima. Ho incontrato tanti musicisti meravigliosi e molti di loro hanno finito per collaborare al mio nuovo disco, perciò Lisbona ha influenzato la mia musica e il mio lavoro. Come avrebbe potuto essere il contrario? Impossibile passarvi un anno senza essere condizionata da tutta la cultura che mi circondava.”
Ma la vita della mamma del calciatore, ha rivelato Madonna a Vogue Italia, non è tutta rose e fiori.
“Qualsiasi donna che si dedichi a tempo pieno ai figli, che vada e venga dai campi di calcio, le risponderebbe che intanto una vita non ce l’ha perché le cose cambiano di settimana in settimana e le partite di fine settimana in fine settimana: a volte sono in città, a volte no, e fino al giovedì sera non si sa se saranno di sabato o domenica, se a mezzogiorno o magari più tardi. È impossibile organizzarsi e poi hai come la sensazione di essere ingiusta nei confronti degli altri figli, per non dire di te stessa!”
Ma la popstar afferma che tutti i suoi figli si sono adattati al cambiamento.

VI1808 WELL_MERT_MARCUS 104-1258 copia

“La cosa più sorprendente è la loro capacità di superare ogni ostacolo, immergersi in qualsiasi cosa, nella musica, nel ballo, nel pallone e negli sport in generale, attività che li portano a stretto contatto con gli altri e rendono l’adattamento più facile. (…) I ragazzi hanno imparato a parlare portoghese stando in mezzo agli altri, non sedendosi in un banco di scuola con una lavagna davanti, per capirci. In questo modo imparare è divertente, è interattivo. Soprattutto per Stella ed Esther, che hanno passato quattro anni in orfanotrofio; sono così felici di stare con gli altri, di rendersi utili, di fare parte di un gruppo, piccolo o grande che sia, di essere delle leader. Sono estremamente forti e piene di vita e di gioia. (…) Sono due bambine molto aperte e a causa del mio lavoro e dei continui viaggi per il mondo, delle cose che faccio e dei posti in cui mi ritrovo. Tutti i miei figli hanno la mente molto aperta e io ne sono molto orgogliosa. C’è gente che mi dice: di certo vuoi che tuo figlio diventi un calciatore di successo, la maggiore (Lourdes, nda) una ballerina, Rocco un pittore. E io rispondo sempre di no, quello che voglio per i miei figli è che diventino esseri umani responsabili, capaci di amare e di provare compassione. Nient’altro. Non mi importa quale via seguano, voglio solo che siano dei bravi esseri umani che trattano tutti gli altri con dignità e rispetto a prescindere dal colore della pelle, dalla religione e dal genere sessuale. Questa è la cosa più importante, mi spiego? Se poi dovessero diventare il prossimo Picasso o Cristiano Ronaldo, benissimo, sarebbe solo la ciliegina sulla torta.”

VI1808 WELL_MERT_MARCUS 104-12510 copia

Madonna ha anche parlato con Vogue Italia del Malawi, dove nel 2006 ha fondato l’organizzazione a scopo di beneficenza Raising Malawi, creata per assistere i bambini del luogo resi orfani dall’AIDS, e dove ha incontrato e adottato i figli David e Mercy James. Lo scorso anno ha aperto il primo ospedale pediatrico del Paese, che porta il nome della figlia Mercy James e che la popstar visiterà a breve per il primo anniversario dall’inaugurazione.
“L’idea non è di portare personale da fuori, bensì di istruire e preparare i malawiani che vogliono fare i dottori, i chirurghi, gli infermieri: è questo il modo in cui un Paese può diventare autosufficiente e orgoglioso di se stesso. (…) Nell’ospedale vengono realizzati interventi chirurgici che in altre parti del mondo non esegue nessuno. La settimana scorsa, in terapia intensiva, è stato eseguito un intervento su due gemelli siamesi nati con il fegato in comune. Le probabilità che sopravvivessero all’operazione – che vivessero – erano molto scarse. Alla fine non soltanto l’intervento è riuscito bene, ma i bambini sono sopravvissuti e stanno recuperando. Non ha idea di quanto ciò possa rendere orgogliosi, di cosa significhi per la gente del luogo, per la comunità, poter dire: «Abbiamo fatto una cosa che non sa fare nessuno. Abbiamo salvato delle vite e le abbiamo cambiate». È questo a dare speranza alla gente.”

sabato 21 luglio 2018

VOGUE FOR MILANO 2018

Cristina Tajani;Emanuele Farneti

Si terrà il prossimo 13 settembre la decima edizione di Vogue Fashion’s Night Out, dallo scorso anno rinominata Vogue for Milano per sottolineare il legame ancora più forte con la città, capitale e ambasciatrice della moda Made in Italy nel mondo. La manifestazione, organizzata da Vogue Italia, con il patrocinio del Comune di Milano, si pone come obiettivo quello di rafforzare la centralità di Milano non solo per il settore della moda ma anche per la fotografia, la musica e il cinema. Oltre all’apertura straordinaria dei punti vendita, l’evento, anche quest’anno, propone mini cinema, experience nelle boutique, una mostra fotografica e una caccia al tesoro, oltre ad una music live performance prevista in Piazza del Duomo.
All’iniziativa aderiranno centinaia di negozi, i più importanti brand e le più rappresentative boutique cittadine nelle zone del centro e del quadrilatero della moda, da via Montenapoleone a via Manzoni, da via della Spiga a Corso Venezia, da Corso Vittorio Emanuele a Corso Genova. Le Associazioni dei Commercianti ogni anno collaborano attivamente nella buona riuscita dell’evento e anche in questa edizione avranno un ruolo centrale.
«Questa edizione rafforza il profondo legame tra Milano, la moda, la creatività e la formazione facendo partecipe di questa festa tutta la città, i cittadini ma soprattutto i tanti giovani creativi». Così l’Assessore al Commercio, Attività Produttive Moda e Design Cristina Tajani che aggiunge: «Vogue for Milano è un appuntamento significativo per il mondo della Moda e per i negozianti che potranno così contribuire all’allestimento dei nuovi laboratori didattici della Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello, un luogo che è una vera e propria fabbrica di idee in cui la visione artistica e artigianale si fonde con quella industriale per formare moderni artigiani del bello e del ben fatto».
«Un palinsesto sempre più ricco di eventi, una lunga giornata di attività aperte a tutti gli appassionati di moda: l’edizione 2018 di Vogue for Milano è pensata come una grande festa, democratica e inclusiva, che celebra il legame sempre più stretto tra il nostro giornale e la città». Dice il Direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti. «Aprendo le loro porte, e offrendo al pubblico attività speciali realizzate ad hoc per l’evento, i brand di moda si avvicinano al pubblico, specie a quello più giovane, rendendolo partecipe delle proprie storie e valori».
Vogue for Milano incarna l’approccio democratico di Vogue Italia, non solo avvicinando il mondo della moda al grande pubblico ma basandosi su una vocazione benefica a supporto della città di Milano. I brand aderenti all’iniziativa realizzeranno oggetti in edizione limitata sul tema “Fashion Travel” - capi e accessori da utilizzare in viaggio - il cui ricavato sarà devoluto alla Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello Sforzesco della Città di Milano che è, da 136 anni, crocevia di saperi antichi e moderni, dove tradizioni senza tempo si affiancano alle sperimentazioni contemporanee più innovative e interessanti. Un luogo di incontro, crescita, una vera e propria comunità dove le manualità e le competenze più diversificate trovano accoglienza e ospitalità.
Lo scorso anno i proventi sono stati destinati a un progetto di riqualificazione delle periferie della città, in particolare alla realizzazione della copertura della pedana del Mercato Comunale di Lorenteggio - progettata da Renzo Piano - per consentire di ospitare spettacoli e attività sociali oltre che a utilizzare lo spazio anche nei periodi invernali. Negli anni precedenti i fondi raccolti sono andati a diverse attività benefiche sia locali che nazionali. A partire dalla piantumazione di alberi nel Comune di Milano e alla realizzazione e sistemazione del giardino pubblico del Villaggio Barona, all’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, alla regione Emilia Romagna colpita dal terremoto del 2012, al Comune di Finale per il ripristino del polo scolastico, al reparto pediatrico dell’ospedale di Carpi per l’acquisto di attrezzature e al Comune di Mirandola per la gestione di una nuova sezione della Scuola dell’infanzia Sergio Neri. E ancora, alla riqualificazione del campo sportivo, degli spogliatoi e dell’area verde annessa al quartiere Quarto Oggiaro a Milano, al progetto del Comune di Milano per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi in difficoltà, “Milano Ti Forma Fleming e San Giusto” e a “Differenza Donna”, l’Associazione che si rivolge alle donne oggetto di violenza e in condizione di disagio e ai loro figli minori, all’Istituto Monzino per contribuire alla ricerca sulle malattie cardiovascolari e all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.


IL PALINSESTO DELLE ATTIVITA’:

FASHION CINEMA: La moda e il cinema sono due mondi distinti ma fortemente connessi tra loro. I confini dei due ambiti sono labili, i ruoli intercambiabili e le connessioni multiple. In questo contesto i fashion film rappresentano uno strumento di comunicazione contemporaneo e aspirazionale. Vogue Italia insieme al Fashion Film Festival Milano organizza per il terzo anno consecutivo delle proiezioni cinematografiche – nel cortile di Bagatti Valsecchi – nell’area del quadrilatero offrendo l’opportunità di partecipare alla visione di Short Movies realizzati dai registi emergenti del Fashion Film Festival Milano per Vogue Italia. "Radici" è il tema della terza edizione del progetto "Through my Eyes" che evidenzierà le diverse origini culturali e creerà un percorso narrativo per ricordare da dove veniamo. I fashion film verranno successivamente presentati alla quinta edizione del Fashion Film Festival Milano con ingresso gratuito dal 20 al 25 settembre presso l’Anteo Palazzo del Cinema.

MOSTRA FOTOGRAFICA: La fotografia è l’essenza di Vogue Italia: il magazine da oltre 50 anni registra attraverso le immagini le evoluzioni e le rivoluzioni del costume, facendosi fine interprete della società. Anche per questa edizione, non poteva mancare una mostra dedicata all’arte della fotografia che verrà installata a Palazzo Morando, cuore della manifestazione. L’esposizione, a cura di Alessia Glaviano, senior photo editor di Vogue Italia e L’Uomo Vogue, e Francesca Marani, photo editor di Vogue.it, s’intitola «DREAMLIKE», e presenta i lavori di quattro autori capaci di trasportare lo spettatore all’interno di un universo onirico, a tratti pittorico o cinematografico. Set costruiti, personaggi surreali, collage di pura fantasia dove i confini tra realtà e finzione diventano labili. I fotografi in mostra fanno parte della community di PhotoVogue, la piattaforma fotografica di Vogue.it che conta oltre 158.000 iscritti provenienti da ogni parte del mondo.

FASHION EXPERIENCES: Le boutique del Quadrilatero si animeranno non soltanto con limited edition e momenti dedicati allo shopping, ma anche grazie ad un palinsesto di appuntamenti esclusivi. Dei brand ospiteranno all’interno dei propri negozi vere e proprie experience, a cui il pubblico potrà prendere parte.

LIVE MUSIC PERFORMANCE: Una live performance in terrazza celebrerà la centralità della musica come linguaggio. L’esibizione sarà anche proiettata su un maxischermo in Piazza del Duomo e sarà visibile gratuitamente al pubblico presente. I protagonisti dello scorso anno sono stati Liam Gallagher, ex voce degli Oasis, Omar Pedrini e Madison Beer.

CACCIA AL TESORO: Le vie del centro di Milano si animeranno grazie a uno dei giochi a squadre più famose al mondo: la Caccia al Tesoro. Per l’occasione scenderanno in campo 5 squadre, ognuna capitanata da influencer e it girls d’eccezione che per la serata guideranno coloro che si iscriveranno nella sezione dedicata del sito. L’attività sarà “raccontata” live sulle piattaforme social degli influencer e potrà essere seguita dalla community direttamente seguendo l’account Instagram di Vogue Italia. La squadra migliore verrà invitata a fine serata nel backstage della live performance.
Inoltre, ad un anno dal party “The New Beginning” per celebrare il nuovo corso di Vogue Italia, le 12 copertine più rappresentative diventeranno delle installazioni in cui scattarsi foto e realizzare Instagram Stories. Saranno scelti i contributi dei 3 utenti ritenuti più creativi e postati con l’hashtag #youinvogue che avranno la possibilità di partecipare a un’experience esclusiva durante la Fashion Week.
Durante tutta la serata sarà possibile acquistare la rivista con una shopper disegnata da un illustratore scelto da Vogue Italia.

PARTNER: Il coinvolgimento, consolidato negli anni, di partner noti a livello internazionale conferma il successo di questa iniziativa voluta da Vogue Italia. Partner dell'edizione 2018 sono: Huawei e Amazon Moda.
Huawei, in qualità di mobile partner dell’evento, sarà presente con i nuovi smartphone P20 e P20 PRO con cui riprenderà il dietro le quinte della Live Performance prevista in Piazza del Duomo, che verrà poi pubblicato su Vogue.it. La serata sarà anche l’occasione per raccontare l’iniziativa di Huawei “Design It Possible”: una nuova piattaforma per dare spazio alla creatività degli utenti attraverso la condivisione di progetti di design.
Amazon Moda porterà, come iniziativa speciale, la Vogue For Milano in tutta Italia. La redazione di Vogue Italia selezionerà gli item più cool su Amazon.it, dando così vita a “Selection by Vogue Italia”, che sarà presentata durante l’evento in un corner dedicato nelle sale di Palazzo Morando.
Attraverso il sito https://www.vogue.it/vogueformilano2018 i punti vendita possono confermare la loro adesione per entrare a far parte ufficialmente del circuito dell’evento. Il sito sarà poi costantemente aggiornato con le novità dell’edizione 2018.

sabato 7 aprile 2018

Vogue Italia Aprile 2018

0001

ADUT AKECH IN COPERTINA DI VOGUE ITALIA:

«NON MI PARLATE DI BARRIERE, TUTTI MERITANO LIBERTÀ E FELICITÀ,
TUTTI HANNO DIRITTO DI CERCARLA DOVE VOGLIONO»
CRESCIUTA IN UN CAMPO PROFUGHI, LA TOP MODEL SUD SUDANESE E’ STATA LA PROTAGONISTA DELLE ULTIME FASHION WEEK A PARIGI E MILANO

In uno scenario internazionale sempre più caratterizzato da vecchi e nuovi nazionalismi, e a poche settimane da una tornata elettorale che ha visto il tema dell’immigrazione assumere un ruolo centrale nell’agenda politica italiana, Vogue Italia (a dieci anni esatti di distanza dal celebre “Black Issue”), dedica nuovamente la copertina a una ragazza africana con una storia molto speciale, Adut Akech. Nata nel campo profughi di Kakuma, al confine tra Kenya e Uganda, cresciuta in una casa senza corrente elettrica per poi emigrare a Nairobi e infine, a 6 anni, in Australia, Akech è diventata infatti la top model del momento.

img7

Dopo aver sfilato in esclusiva per Saint Laurent per tre collezioni, e aver preso parte a quattro campagne del brand parigino, Akech ha aperto lo show di Valentino dello scorso 4 marzo ed ha sfilato tra gli altri per Saint Laurent, Prada, Fendi, Versace, Chanel, Miu Miu, Alexander McQueen, Givenchy, Stella McCartney, Sonia Rykiel, Loewe, Marni, Salvatore Ferragamo, MaxMara, Moschino, Burberry, J.W. Anderson, Simone Rocha, Calvin Klein Anna Sui, H&M, Bottega Veneta, cosa che fa di lei la modella protagonista della stagione.
«Tutti meritano libertà e felicità, tutti hanno diritto di cercarla dove vogliono. Ogni volta che sento parlare di barriere, mi si spezza il cuore». Akech è infatti nata 18 anni fa nel campo profughi costruito dall’Onu a Kakuma, in Kenya, per accogliere i Sud sudanesi che, come i suoi genitori, scappavano dalla guerra civile. Lì è cresciuta, tra 180 mila persone stipate in uno spazio che ne doveva contenere 70 mila, prima di traslocare a Nairobi, e poi emigrare a 6 anni con i genitori a Adelaide, dall’altra parte dell’Oceano Indiano.
«Al campo vivevo con un'altra famiglia sud sudanese appartenente alla mia stessa tribù, con cui dividevo quattro stanze. Poi c’erano i miei cugini, con cui giocavo con una palla fatta di stracci. Rispetto a loro sono stata fortunata: hanno assistito a violenze e omicidi. Io mai», racconta la modella nell’intervista a Vogue Italia. A insegnarle a scrivere, ricorda Adut, è stata «mia sorella maggiore, l’unica che poteva frequentare la scuola: nel campo profughi studiare era costoso e non ce lo potevamo permettere. Sfruttavamo le ore del giorno perché di sera non c’era energia, e a illuminare le stanze c’erano una lampada a olio». La sua vita è cambiata in modo inimmaginabile, ma dei suoi sogni di allora – «un’educazione, una casa, cibo sufficiente per mia madre e i miei fratelli» – almeno uno lo deve ancora portare a compimento: «Studiare. Ho finito le superiori e ho appena iniziato Economia. Ovviamente online, per via dei tanti viaggi».
Adut Akech pensa che il mondo del lusso abbia molta strada da fare verso la piena rappresentazione delle diverse forme di bellezza – «Vedere una donna non bianca di fianco a una confezione di profumo è ancora troppo raro» – e ammette che la sua pelle, «parecchio scura anche per i parametri delle persone di colore», la fa sentire molto osservata quando si trova a Milano: «Ma non mi faccio mai domande sulle intenzioni di quegli sguardi. Cerco di non farmi toccare».

img8img9

giovedì 1 febbraio 2018

GISELE BÜNDCHEN APRE PER LA PRIMA VOLTA LA PORTA DI CASA SUA A VOGUE ITALIA

Cover Vogue Italia (1)

Appuntamento una domenica mattina, alle 6, ai cancelli della villa di Chestnut Hill, Boston, dove Gisele Bündchen vive con i due figli e con il marito Tom Brady, leggenda vivente del football, quarterback dei New England Patriots, tra pochi giorni protagonista della finalissima del Super Bowl.

Cover Vogue Italia (2)

La top model brasiliana –seconda più pagata del mondo secondo Forbes, con un reddito di 17,5 milioni di dollari nel 2017 (anno in cui ha diradato gli impegni pubblici e ceduto il primo posto in classifica a Kendall Jenner) – ha infatti accettato per la prima volta di aprire le porte della sua casa al fotografo di Vogue Italia, cui ha permesso di ritrarre il figlio Benjamin e affidato anche una serie di immagini dal suo album personale.

Gisele - Vogue Italia (1)

E non è la sola “prima volta” che rende speciale la cover story del numero di febbraio del mensile Condé Nast, in edicola da martedì 6. In copertina, Gisele posa nella sua cucina, con indosso un paio di pantofole Looney Tunes, una versione intima e personale lontanissima dall’immagine ufficiale e glamour della top model. Soprattutto, è la prima volta nella storia di Vogue Italia che una modella compare sulla copertina senza trucco, e senza che uno stylist ne abbia curato il look: gli abiti (compresi quelli Gucci delle due copertine) sono stati infatti scelti e preparati direttamente da Gisele. E l’autore del servizio – la nuova stella della fotografia di moda Jamie Hawkesworth – ha scelto di lavorare con lo stile del reportage, senza luci artificiali e scattando in pellicola per preservare intimità e naturalezza del contesto.

Gisele - Vogue Italia (2)

Firma l’intervista lo scrittore sudafricano Richard Mason, che nel suo ultimo romanzo, Il respiro della notte, rivela in comune con la modella una forte coscienza ambientalista – quella che a Bündchen, impegnata nella battaglia per la difesa della biosfera, ha fruttato lo scorso settembre, alla Scala di Milano, il premio di Vogue Italia ai Green Carpet Fashion Awards.

Gisele - Vogue Italia (3)

Questo nuovo modo di lasciarsi fotografare e rappresentare ha entusiasmato la top model, che ha subito voluto condividere sui suoi social il video del backstage. Lo trovate sul sito di Vogue Italia a questo link: http://www.vogue.it/moda/cover-fashion-stories/2018/02/01/sunday-with-gisele-video-gisele-bundchen-cover-girl-vogue-italia-febbraio-2018/

Gisele - Vogue Italia (4)Gisele - Vogue Italia (5)Gisele - Vogue Italia (6)

venerdì 17 novembre 2017

GLI ABITI PARLANO (ANCHE) DI POLITICA: TORNA A MILANO IL PHOTO VOGUE FESTIVAL

Domenico Piraina;Filippo Del Corno;Alessia Glaviano;Paolo Roversi;Emanuele Farneti

«È snob e provinciale liquidare la moda come mera frivolezza (…) Gli abiti parlano: di potere, di bellezza, di piacere, di sesso, di soldi, di classe, di desiderio, di genere, di età – delle aspirazioni e disperazioni di milioni di persone». Lo ha detto anni fa Judith Turman al New Yorker, ci crede da sempre Vogue Italia, il magazine che più di ogni altro al mondo ha usato la moda come rappresentazione visuale delle nostre vite e delle nostre identità.
È questa idea a ispirare il Photo Vogue Festival, primo festival internazionale della fotografia di moda legato a un magazine, che dopo il successo dell’edizione inaugurale del 2016 torna a Milano dal 16 al 19 novembre.
La seconda edizione del Festival ruota attorno a due sedi principali. Palazzo Reale dal 16 novembre al 17 dicembre 2017 ospita, grazie al patrocinio del Comune di Milano e grazie al sostegno incondizionato di Mediolanum Farmaceutici SpA, sin dalla prima edizione sponsor esclusivo della mostra, una monografica di Paolo Roversi, maestro della fotografia di moda, famoso per la ricerca della luce e per l’uso della polaroid grande formato che dà a ogni scatto l’unicità propria delle opere d’arte. Paolo Roversi – Storie, promossa e prodotta da Vogue Italia con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale, articola il suo percorso, attraverso le 9 stanze degli Appartamenti del Principe, appunto in 9 «racconti» perché, come lui stesso spiega, «Ogni fotografia è una piccola storia». La mostra è un’esplorazione dei diversi volti del suo lavoro, da quello più intimista a quello più glamour.

A905-01_005A916-01_002A916-01_014A1011-01_005A1028-01_031A1065-01_022A1261-01_010A1274-01_047A1302-01_007A1312-01_011A1312-01_023B46-01_048N94-17_021N458-10_019N495-08_008N497-07_009N497-04_005N509-01_087N531-05_070N567-04_003SERIE21

A BASE Milano, spazio industriale riconvertito in centro culturale, Vogue Italia organizza invece, con il sostegno di Audi, Huawei, Martini, Mediolanum Farmaceutici SpA e Natuzzi Italia, due collettive. Fashion & Politics in Vogue Italia ripercorre – attraverso le controverse storie sulle catastrofi ambientali, sulla violenza, sulla diversità, sull’ossessione per la chirurgia plastica – la tradizione del magazine come veicolo di «moda come statement», che continua sotto la direzione di Emanuele Farneti con la recente copertina sul bacio e l’ultimo numero tutto Over 60. Le immagini di Steven Meisel, David Lachapelle, Bruce Weber, Tim Walker, Peter Lindbergh, Miles Alridge, Mert & Marcus, Ethan James Green e Ellen Von Unwert ispirano una riflessione su come la fotografia di moda abbia spesso una sfumatura politica.
PhotoVogue/Visions è invece il risultato di uno scouting tra le autocandidature presentate sulla piattaforma fotografica di Vogue.it, dedicata a valorizzare l’eccellenza fotografica promuovendo talenti che hanno collezionato negli anni importanti riconoscimenti a livello mondiale e scattato editoriali per riviste autorevoli. I 18 talentuosi fotografi che saranno protagonisti della mostra sono: Alexandra Von Fuerst, Cécile Smetana Baudier, Clara Giaminardi, Daniel Jack Lyons, Giovanni Corabi, Harris Mizrahi, Isabel Martínez, Justine Tjallinks, Kiki Xue, Kyle Weeks, MOJOimages (Irina Yulieva and Victor Yuliev), Nadine Ijewere, R. Michael Walker, Romina Ressia, Rosa Polin, Scandebergs, Supranav Dash, Zhongjia Sun.
Gli autori sono stati selezionati da una giuria internazionale composta da Vince Aletti (Curatore, Autore e Critico Fotografico per The New Yorker), Giovanni Bianco (Brand Creative Director di Vogue Italia e fondatore dell’agenzia creativa GB65), James Estrin (New York Times Senior Staff Photographer/LENS Blog Co-Editor), Michael Famighetti (Editor di Aperture magazine), Emanuele Farneti (Direttore di Vogue Italia), Alessia Glaviano (Photo editor di Vogue Italia e direttore artistico del Festival), Nathalie Herschdorfer (Curatore, Storico dell’arte, Direttore del Museum of Fine Arts, Le Locle, Switzerland), Paul Moakley (Deputy director of photography and visual enterprise TIME), Jimmy Moffat (Founder di Hook Labs, Founding partner at Art + Commerce), Azu Nwagbogu (Fondatore e direttore di African Artists’ Foundation (AAF) e del LagosPhoto Festival), Mutsuko Ota (Editorial Director di IMA), Diego Sileo (Curatore del PAC Padiglione d’Arte Contemporanea), Judith Thurman (Author and producer, staff writer per The New Yorker), Michael Van Horne (Director of the Image Archive per Art + Commerce) e Bruce Weber (artista).
Sempre a BASE Milano il programma del Photo Vogue Festival prevede una serie di talk con esperti del panorama fotografico mondiale, proiezioni e la presenza di rinomati curatori, editori e photo editor a disposizione di alcuni talentuosi fotografi selezionati che avranno la possibilità di sottoporre il proprio portfolio al loro esame. La portfolio review si terrà sabato 18 novembre dalle ore 11 alle ore 13. Ai fotografi selezionati dalla redazione di Vogue Italia verrà data la possibilità di far visionare gratuitamente il proprio portfolio ai seguenti esperti del settore: Alessia Glaviano (photo editor di Vogue Italia e direttore artistico del Festival), Azu Nwagbogu (Fondatore e direttor di African Artists’ Foundation (AAF) e del LagosPhoto Festival), Claudio Composti (Art Director e co-fondatore mc2gallery), Diego Orlando (Senior Photo Editor BURNmagazine), Enrica Viganò (Critico, giornalista, curatore indipendente e fondatrice di ADMIRA), Federica Chiocchetti (scrittrice, critica fotografica, editor, curatrice e fondatrice di Photocaptionist), Francesca Morosini (Photo Editor GQ e Wired), Francesca Seravalle (Curatrice e ricercatrice), Francesco Valtolina (Creative Director e Graphic Designer, Art Director Mousse) Giulia Ticozzi (Photo Editor La Repubblica), Giulia Zorzi (Fondatrice Micamera), Giuseppe Oliverio (Fondatore PHmuseum), Laura De Marco (Fondatrice e direttrice Spazio Labo’), Lorenza Bravetta (Consigliere del Ministro Dario Franceschini per la valorizzazione del patrimonio fotografico nazionale), Maddalena Scarzella (Responsabile Galleria Carla Sozzani di Milano), Marcella Manni (fondatrice e Direttrice Metronom), Marco Finazzi (Photo Editor Vanity Fair), Maria Teresa Salvati (Direttrice e Fondatrice di Slideluck Editorial), Renata Ferri (Caporedattore Photo Editor Io Donna e AMICA), Selva Barni (Direttore Fantom).
“Siamo particolarmente felici di celebrare Paolo Roversi a Palazzo Reale”, dice il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti. “Il suo percorso, che lo ha visto attraversare 50 anni di storia della fotografia con coerenza e poesia, è una parte insostituibile dell’identità di Vogue Italia. E le immagini di Fashion & Politics sono la testimonianza, mai attuale quanto oggi, del contributo di Vogue Italia al dibattito internazionale su temi di enorme rilevanza politica e sociale”.
“Torna per la seconda volta a Palazzo Reale un Festival che si pone all’intersezione tra moda e fotografia, confluendo in una mostra d’arte che anche quest’anno si allarga a BASE” – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno –. “Così storie di lavoro e di bellezza, di arte e sapienza vengono raccontate a Milano attraverso lo sguardo di fotografi pieni di talento, per regalarci una volta ancora la grande magia della moda”.
“Moda e fotografia sono entrambi linguaggi: parlano all’uomo moderno, definiscono la sua esperienza e il suo mondo”, commenta Alessia Glaviano, photo editor di Vogue Italia e direttore artistico del Festival. “Photo Vogue Festival vuole essere il luogo dove moda e fotografia si incontrano e dialogano, offrendo al pubblico una vetrina privilegiata e, ai giovani fotografi, un’occasione altrimenti impossibile di confronto con molti dei più grandi professionisti della fotografia contemporanea. È un gesto di apertura e condivisione, l’inizio di un dialogo che potrà proseguire oltre le date e lo spazio fisico del Festival”.

Il programma dettagliato su vogue.it/photo-vogue-festival/

VW00310D0000_000001WEBERVI00311D0000_000001WEBERXVI00311D0000_000001WEBERXLACHAPELLE V10_targetLACHAPELLE V10_targetVI00410D0000_000001LACHAPCN UV02 rVON UNWERTH 11DCN UV02 rVON UNWERTH 11DBEAUTY V3 TOPALDRIDGE VQ9 NEWLINDBERGH V2_gianVI00608D0000_000001MEISELVI00608D0000_000001MEISELPhoto-by-Steven-Meisel,-Vogue-Italia-August-2010,-Water-and-Oil-VI01008D0118_011901MEISEL-copia-1Photo-by-Steven-Meisel,-Vogue-Italia-August-2010,-Water-and-Oil-VI01008D0120_012102MEISEL-copia-1COVER ITA V7VI00507D0000_000001MEISELMEISEL ADD V7 NUOVO_DPVI00507D0000_000001MEISELOKVI00707D0000_000001MEISELVI00707D0000_000001MEISELVI00609D0000_000001MEISELVI00609D0000_000001MEISELVI00609D0000_000001MEISELVI00709D0000_000001MEISELVI00709D0000_000001MEISELVI00709D0000_000001MEISELVI00106D0000_000001WALKERWALKER AM9 APER_adWALKER AM9 APER_adWALKER AM9_dan