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domenica 7 marzo 2021

NEL NUMERO DI MARZO DI VOGUE RACCONTA LA CREATIVITÀ, A COMINCIARE DA QUELLA DELLE MODELLE RITRATTE, CHE SONO ANCHE ARTISTE, ATTRICI, MUSICISTE, ATTIVISTE, FOTOGRAFE


Dodici mesi fa, nei giorni di lockdown globale, Vogue Italia andava in edicola con una copertina completamente bianca, messaggio di rispetto e assieme auspicio di rinascita, divenuto immediatamente un simbolo a livello internazionale. In quei giorni una curatrice indipendente decise in autonomia di comprare decine di copie del giornale e chiedere a un gruppo di artisti italiani di usare la cover per quello che era: una tela su cui dare forma a idee, speranze, paure, sogni. «Era l’inizio di aprile, sono andata in edicola per comprare Vogue Italia, una delle poche gioie in quel periodo difficile, e quando ho visto la copertina bianca, così simbolica eppure così aperta alla fantasia, sono rimasta folgorata. L’idea era già lì», racconta la curatrice Valentina Ciarallo.



Così, mesi dopo, la redazione di Vogue Italia si è ritrovata con 49 opere di straordinaria qualità che ha deciso di includere e raccontare nel numero in edicola dal prossimo 6 marzo, rendendo omaggio ai lavori realizzati sullo spazio bianco della cover. Lo stesso spazio bianco che oggi Francesco Bonami, il più importante critico d’arte italiano, descrive in un intervento nel numero come forza e debolezza insieme ma anche imprescindibile blocco di partenza che esalta (o atterrisce) chi vuole pensare qualcosa che non c’era. E nel periodo più “nero” del mondo, un simbolo di speranza.



E alla creatività in tutte le sue forme è dedicato il numero di marzo delle 27 edizioni del magazine. La comunità internazionale di Vogue ha scelto infatti di lavorare nuovamente su un tema condiviso, come fatto con la “speranza” lo scorso settembre.



Per noi di Vogue Italia creatività vuol dire costruire progetti di cui la moda, con la sua capacità di parlare a un pubblico immenso, è mezzo e non fine. Progetti che hanno un senso nella misura in cui portano significato, e se possibile danno un piccolo contributo concreto a formare una società più giusta, più sostenibile, autenticamente inclusiva. Poiché proviamo a farlo ogni mese, ogni giorno sui nostri canali digitali, questa volta abbiamo voluto invece mettere al centro e rendere il giusto merito alla creatività non nostra, ma di amici e collaboratori del giornale”, scrive nel suo editoriale il direttore Emanuele Farneti.

Così nelle pagine del numero si raccontano i talenti degli artisti che più di frequente hanno lavorato con Vogue Italia in questi mesi in cui la creatività è stata una scelta per molti versi obbligata. Ancora una volta disegnano il presente: Falk Gernegross, Delphine Desane, Tschabalala Self, Cassi Namoda, Paolo Ventura, Andrea Rossi, Vanessa Beecroft e Allison Zuckerman.

La copertina e i servizi di moda sono tutti dedicati a modelle che, oltre al lavoro di fronte alla macchina fotografica, hanno uno speciale talento creativo. C’è chi dipinge, chi suona il piano, chi scrive, chi recita, chi fotografa. Tra queste: Saskia de Brauw, Binx Walton, Lily Aldridge, Dilone, Lulu Tenney, Tao Okamoto, Julia Nobis, Hanne Gaby Odiele, Toni Smith, Jessie Li, Soo Joo Park, Benzo e Sasha Pivovarova. L’iconica modella danese Freja Beha Erichsen debutta anche nei panni di fotografa, firmando per Vogue Italia una serie di poetici autoritratti.

domenica 21 febbraio 2021

Vogue Talents lancia "The World Of Vogue Talents - The New Frontiers of Awareness"


Si rinnova in formato completamente interattivo il consueto evento di Vogue Talents, patrocinato dal Comune di Milano, dedicato allo scouting internazionale di creativi e designer di nuova generazione che per questa edizione sarà interamente dedicato ai progetti responsabili. “The World of Vogue Talents - The New Frontiers of Awareness” è la piattaforma digitale accessibile all’indirizzo: https://voguetalents.vogue.it/it a partire dal 25 febbraio 2021.
Vogue Talents è il progetto di scouting di Vogue Italia lanciato nel 2009 che, oltre a due numeri cartacei all’anno, conta più di un milione di utenti tra social e web. Raggiunti i primi dieci anni di presenza nel panorama editoriale, oggi è un brand attraverso il quale Condé Nast Italia supporta la nuova generazione di creativi, una solida piattaforma multimediale che si è imposta quale punto di riferimento per i creativi di tutto il mondo, un network di persone e attività che mette in relazione persone e aziende, in un meccanismo non soltanto comunicativo ma promotore di business e nuove prospettive sulla moda.
La piattaforma sarà visitabile online esclusivamente su invito il 24 febbraio e dal giorno successivo disponibile al pubblico internazionale.
La prima edizione, lanciata lo scorso settembre 2020, ha registrato più di 100.000 visite alla piattaforma, con oltre 130.000 pagine visitate.
"Dopo il successo della prima edizione digital, Vogue Talents torna con un'offerta informativa ancora più ricca e completa. Strumento imprescindibile per gli addetti ai lavori, la piattaforma in questa edizione, con nuove soluzioni creative, mette a disposizione anche del grande pubblico notizie e idee per abbracciare davvero il tema della sostenibilità, all'insegna di scelte quotidiane più consapevoli e informate", commenta Emanuele Farneti, Direttore di Vogue Italia.
"Vogue Talents continua ad ampliare i suoi orizzonti e i suoi impegni. Abbiamo la responsabilità di continuare a sostenere le nuove generazioni in tutte le forme creative. Questa edizione è dedicata alla responsabilità sociale, con una selezione di designer internazionali, tante iniziative e suggerimenti su come tutti noi possiamo vivere in modo più consapevole" commenta Sara Sozzani Maino, Vice Direttore di Vogue Italia e Head of Vogue Talents.

In occasione del lancio della piattaforma, Vogue Talents svelerà il frutto della collaborazione con una delle realtà formative più importanti della scena artistica, cui la piattaforma funge da palcoscenico.
Dal momento che il settore dell’arte e dello spettacolo sta attraversando un periodo difficile a causa della pausa forzata dalla situazione pandemica, Vogue Talents, da sempre impegnato nel supporto del talento a 360°, ha scelto di offrire la visibilità globale della piattaforma ai talenti della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi. Ad accogliere gli ospiti, infatti, sarà un video che vede impegnati gli artisti della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi nelle performance di danza “Entaglement - Sette brevi lezioni di fisica” con coreografia di Manuela Victoria Colacicco e gli Interpreti Martina Di Prato e Rafael Candela e “Vertigini”, coreografia di Serena Zimolo che lo interpreta con Tommaso Cavalcanti. I danzatori indossano capi e accessori firmati da Act n°1, Agglomerati, Alessandro Vigilante, Calcaterra, Garbage Core, Marcello Pipitone, Persia, Simona Marziali - MRZ e Vièn. Dalla sua fondazione, nel 1951 a opera di Paolo Grassi e Giorgio Strehler, la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi, diretta oggi da Tatiana Olear, è da settant’anni punto di riferimento formativo per il mondo teatrale italiano. Gestita dal 2000 da Fondazione Milano offre, unica in Italia, percorsi di formazione per tutte le principali figure professionali nel campo del teatro e dello spettacolo dal vivo.
La sezione “Spotlight on Talents” è dedicata alla creatività di designer dall’approccio responsabile: sarà possibile vedere le collezioni del coreano Kwun Hyuk Kim del brand Anchovi; Caes dell’olandese Helen de Kluiver; Commas disegnato dal creativo australiano Richard Jarman; le creazioni di Cormio dell’italo statunitense Jezabelle Cormio; Mossi del francese Mossi Traorè; i brand Ssōne e S.S.Daley disegnati rispettivamente dai creativi britannici Caroline Smithson e Steven Stokey-Daley; Uniforme dei francesi Hugues Fauchard e Rémi Bats e Yuzefi dell’iraniana Naza Yousefi.

“Awareness Manifesto” è l’area dedicata alle diverse tematiche riguardanti la sostenibilità. Divisa in due parti, una è dedicata a un approfondimento sulla tematica, con una serie di Q&A riguardanti le domande più frequenti relative all’approccio responsabile, e formulate con il contributo di alcune delle personalità più influenti del panorama della moda tra cui Orsola De Castro, Founder and Global Creative Director Fashion Revolution e Francesca Romana Rinaldi, docente dell’Università Bocconi e autrice di “Fashion Industry 2030”. La seconda parte è dedicata alla creatività di Matteo Ward (design studio WRAD) che, insieme al supporto artistico e grafico di Sara Guazzarini, racconta all’interno di un manifesto illustrato l'importanza della sostenibilità ambientale all’interno del sistema moda, evidenziandone le criticità e suggerendo tecniche più responsabili e concrete per abbracciare un percorso più etico.
Una delle novità dell’edizione 2021 dell’evento è la sezione “How to buy responsible” al cui interno sarà possibile esplorare una selezione di negozi online, realtà produttive, brand e luoghi da visitare, anche virtualmente, con un’attenzione particolare verso l’ambiente e il desiderio di innovare.
La sezione “Mentoring”, altra novità di questa edizione, avrà al suo interno video dedicati a creativi e giovani all’inizio delle loro carriere che potranno ascoltare dalle parole di head hunter intervistati in video webinar gli step fondamentali per trovare lavoro nella moda: come raccontarsi nel giusto cv e come preparare il fashion portfolio, fino a come affrontare il colloquio di lavoro. “Editorial Contents” è dedicata a contributi video, interviste esclusive e una selezione di podcast dedicati al mondo di Vogue Talents. Queste due aree verranno aggiornate periodicamente con contenuti nuovi.



All’interno della piattaforma ci sarà l’area dedicata al lancio della seconda edizione di “Vogue YOOX Challenge - The Future of Responsible Fashion”: il progetto di Vogue Italia e YOOX a supporto di designer, creativi e start-up che attraverso progetti innovativi hanno deciso di investire in maniera coraggiosa su un approccio alla moda e al design – novità per l'edizione di quest’anno – responsabile e sostenibile. Per Vogue Italia e YOOX sostenere la nuova generazione di creativi continua a essere una sfida che deve essere affrontata per concepire un futuro migliore e aumentare la consapevolezza all’interno del sistema del tessile, del design e dell’abbigliamento. L’edizione 2021 sarà annunciata il 22 febbraio su vogue.it e yoox.com.
Come di consueto, il palazzo virtuale ospita le iniziative speciali e i progetti creati in esclusiva da Vogue Talents.
All’interno della sezione “Tailored Creativity” saranno presenti:
Il racconto interattivo della Limited Edition UNO® by VIVETTA. In occasione del cinquantesimo anniversario di UNO, il gioco di carte #1 al mondo è stato reinterpretato dalla creatività della designer italiana Vivetta Ponti che, selezionata da Vogue Talents, ha donato a UNO una nuova e inedita veste reinterpretando il pack ed il retro delle carte attraverso la sua personale cifra stilistica.
La Limited Edition UNO® by VIVETTA sarà in vendita su unicef.it/carteuno e il ricavato sarà interamente devoluto ai programmi dell’UNICEF per garantire salute, nutrizione, istruzione di qualità e protezione a migliaia di bambini nel mondo.
Xiaomi rinnova la partnership con un’iniziativa pensata ad hoc per la presentazione del modello di smartphone Mi 11 | 5G, che presenta straordinarie funzionalità nel campo della fotografia e dei video che lo rendono un dispositivo premium. Alfredo Cortese del brand AC9 e Francesco Murano vincitore dell’edizione 2020 di “Who is on Next?”, selezionati da Vogue Talents, hanno realizzato degli artwork esclusivi ispirati alle personali cifre stilistiche, per il pack del nuovo modello dell’azienda che punta a ridefinire gli standard del settore. Sarà possibile esplorare nella piattaforma le caratteristiche e le ispirazioni per la limited edition del pack di Mi 11, in vendita da Marzo 2021.
Nell’area dedicata alle “Special Initiatives” realizzate in collaborazione con i brand:
Il lancio di “Reshaping The Future”, lo scouting di Alcantara e Vogue Talents volto a supportare studenti, designer e creativi chiamati a immaginare un futuro più consapevole che creeranno la propria visione stilistica e mettendosi alla prova con la versatilità e le infinite declinazioni di Alcantara. Lo scouting sarà attivo fino al 30 Aprile 2021, e i tre creativi più meritevoli avranno la possibilità di effettuare un'esperienza di stage nell'ufficio stile di Alcantara.
La presentazione della nuova collezione Autunno/Inverno 2021-22 firmata da Sara Wong, direttore creativo dell’omonimo brand. “Tartary – Shades of Mongolian” s’ispira alla contaminazione culturale avvenuta in Cina durante il 19esimo secolo. Forme decise, colori luminosi e tecniche audaci danno vita a 39 look rappresentativi della personalità della designer, che sceglie Vogue Talents per lanciare “A Cultural Fashion Clash”, un racconto video in cui porta il pubblico alla scoperta della sua storia, delle sue passioni e della nascita dell’ultima collezione.
La playlist Yellow Hour su Spotify realizzata da Veuve Clicquot. Un contributo che perfettamente rappresenta l’identità - fra stile, eleganza e audacia - della Maison, che sceglie un linguaggio tanto personale quanto universale, la musica, per accompagnare la visita di ciascun ospite all’interno della piattaforma, coinvolgendolo con il suo mondo radioso e solare. L’iniziativa si inserisce nel percorso del brand a sostegno della creatività e dei talenti che con le loro peculiari visioni si fanno portavoce di messaggi di positività, bellezza e coraggio - un tributo a Madame Clicquot, che con perseveranza, intuizione e creatività rivoluzionò il mondo dello Champagne.
Nella cornice di Base Milano, un talk dal titolo “A conscious approach to fashion” vede protagonisti Massimiliano Bizzi founder di White Milano e due designer: Federico Cina, founder del brand omonimo di menswear vincitore di Who is on Next? 2019 e Monica Sarti, erede del celebre Faliero Sarti e creatrice di sciarpe artigianali e preziose. I tre ospiti delineeranno, in conversazione con Elisa Pervinca Bellini di Vogue Talents, i contorni del futuro del Made in Italy esplorando le potenzialità del networking e del fare sistema.
La sede dell’evento anche per questa edizione è un palazzo immaginario realizzato in esclusiva per Vogue Italia da MONOGRID. Rinnovato e diviso in aree tematiche esplorabili è concepito come sede simbolo dell’iniziativa interamente dedicata alla creatività responsabile e sostenibile. Attraverso l’utilizzo di tecniche creative e esperienze interattive, il lavoro realizzato da MONOGRID ha donato al consueto evento di Vogue Talents una veste digitale che permette agli spettatori un’esperienza innovativa.

domenica 30 agosto 2020

Vogue Italia, Settembre 2020: 100 copertine, 100 storie, 100 cover star


Il numero di settembre di Vogue Italia è un progetto eccezionale, senza precedenti, che vede il coinvolgimento di 100 personaggi per 100 copertine: modelle famose, attrici, attiviste per i diritti sociali, Instagram star, artiste, scrittrici e persone comuni con la loro storia unica da raccontare.
Vogue Italia esce in edicola il 28 agosto, ancora una volta con un numero da collezione, in cui le copertine numerate diventano un’opera d’arte e un manifesto della moda per tutti, all’insegna della diversità, della bellezza e della speranza.
«Lo scorso aprile, quando abbiamo scelto di lasciare bianca la nostra copertina, eravamo convinti che il silenzio fosse un giusto messaggio di rispetto e pudore» scrive nel suo editoriale Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia. «Adesso invece, all’inizio di una nuova stagione per molti versi decisiva, pensiamo sia il momento di parlare ad alta voce di bellezza e di speranza. Per la prima volta abbiamo scattato, e stampato, cento cover. Ciascuna di loro è dedicata a una protagonista diversa: per età, aspetto fisico, colore della pelle. È il ritratto di una comunità che, pur nel giusto rispetto delle restrizioni di distanze e tempi imposte dal contesto, dopo aver diligentemente atteso ora si ritrova e ricomincia».


Il direttore creativo Ferdinando Verderi, che ha concepito il progetto, racconta: «L’idea è molto semplice: more is more. Una sfida ai canoni di quantità con cui la moda si misura da sempre, una volontà di rinascita, una celebrazione delle diversità che una volta stampata diventerà un’esperienza collettiva, vissuta a distanza. Abbiamo scattato individualmente le 100 cover star in un semplice studio a New York. Il fotografo scelto è Mark Borthwick, firma storica di Vogue Italia che torna dopo decenni. Il cast unisce senza alcuna distinzione 100 persone tra cui modelle, attrici, artiste, gente di talento nei campi più diversi, icone del passato e persone che non hanno niente a che fare con la moda».
Nel cast ci sono persone diversissime per età, etnia, professione, vita. Una a fianco all’altra, senza gerarchie, senza filtri né artifici fotografici o cosmetici. Ci sono supermodel iconiche: Cindy Crawford, Pat Cleveland, Patti Hansen, Donna Jordan. Le top del momento: Kaia Gerber, Bella Hadid, Julia Nobis, Freja Beha Erichsen, Sasha Pivovarova, Irina Shayk, Alek Wek, Raquel Zimmermann, Saskia De Brauw, Rebecca Longendyke. Instagram star come Emily Ratajkowski e Paloma Elsesser. Attrici come Chloë Sevigny. Volti emergenti. Modelle non binarie, genderless o transgender come Indya Moore, Juno Mitchell o Cici Tamiz, in prima linea per i diritti LGBTQI+. Attiviste black come Bethann Hardison. Poi ancora, le pioniere: Ugbad Abdi, la prima a calcare una passerella in hijab, o Precious Lee, la prima modella plus size di colore a comparire sulla copertina di Sports Illustrated. Ma anche Cameron Russell e Trish Goff, decisive nella battaglia per il #metoo. Ash Foo, tornata a sfilare dopo un anno di chemioterapia. Attiviste, scrittrici, fotografe e artiste di fama internazionale: come Dominique Duroseau che esplora temi come razzismo, femminismo black, gender; come la pittrice Elizabeth Peyton, la deputy director del New Museum di New York Karen Wong e l’archistar Gisue Hariri. Ma anche donne comuni come l’autista di Uber Debra Solomon. Una curiosità: tra i cento personaggi compaiono anche due delle artiste che hanno realizzato le copertine del celebre “Illustrated Issue” di Vogue Italia (Gennaio 2020): Cassi Namoda e Delphine Desane.
Il progetto rappresenta un investimento nel print, nella capacità che un oggetto cartaceo ha tutt’oggi di produrre idee destinate a durare, ma prevede anche una forte anima digitale: tutte le protagoniste infatti raccontano la propria storia in un video di un minuto, che andranno a formare sul canale IG di Vogue Italia un eccezionale caleidoscopio di volti e voci.
Nel numero, che per l’occasione presenta un impianto grafico rinnovato, si trovano anche il manifesto politico di Tyler Mitchell (primo fotografo afroamericano ad aver firmato una copertina di Vogue America) dedicato alle battaglie di Black Lives Matter, accompagnato da un testo scritto dal commediografo Jeremy O.Harris. Mert&Marcus scattano Chanel, l’artista Tina Barney Gucci. Collier Schorr, con i suoi 20 ritratti di donna, ritrae i look più rilevanti della stagione mentre il digital artist Jason Ebeyer prova a dare forma alla moda nel futuro. A celebrare la ricorrenza del trentesimo anniversario di “Made In Milan”, il documentario che Martin Scorsese dedicò al suo amico Giorgio Armani, Vogue Italia ha realizzato un’intervista esclusiva al regista e un video-editoriale ispirato a quell’iconico incontro. Il magazine ha inoltre riunito, per la prima volta dopo oltre quarant’anni, l’intera famiglia Rossellini per uno scatto di gruppo che anticipa il docufilm “The Rossellinis”, presentato al prossimo Festival del Cinema di Venezia.
Il numero di settembre di Vogue Italia rientra nel progetto globale Vogue “Hope”: una collaborazione tra le 26 edizioni di Vogue in tutto il mondo per il numero di settembre. L’iniziativa rappresenta la prima volta nei 128 anni di storia di Vogue in cui tutte le edizioni si riuniscono attorno a un unico tema editoriale, per trasmettere speranza, ottimismo e solidarietà in un momento in cui il mondo sta affrontando un cambiamento straordinario.
Continuano le straordinarie performance digitali di Vogue Italia: i profili social di Vogue Italia contano 8.2 MIO di fan follower total segnando un + 19% YOY. In particolare il profilo Instagram ufficiale ha varcato la soglia dei 4 milioni di follower. Il sito di Vogue nella prima metà del 2020 è stato visitato mediamente da 3 milioni di utenti ogni mese, con una crescita del 48% rispetto all'anno precedente. 


L’elenco completo dei 100 personaggi protagonisti delle cover del numero di settembre di Vogue Italia: Heaven Aaliyah, Ugbad Abdi, Akon Adichol, Adesuwa Aighewi, Diana Al-Hadid, Madeline Allen, Angeer Amol, Kai Avent-deLeon, Zazie Beetz, Munaiya Bilal, Sara Blomqvist, Lexi Boling, Naomie Broquet, Abby Champion, Asia Chow, Susan Cianciolo, Pat Cleveland, Meghan Collison, Giannie Couji, Cindy Crawford, Anisa Dagher, Saskia De Brauw, Delphine Desane, Agyness Deyn, Dominique Duroseau, Denali White Elk, Paloma Elsesser, Freja Beha Erichsen, Ash Foo, Beatrice Galilee, Kaia Gerber, Trish Goff, Bella Hadid, Patti Hansen, Bethann Hardison, Gisue Hariri, Donna Jordan, Xiao Wen Ju, Jake Junkins, KiKi Layne, Precious Lee, Lacey Lennon, Loren Lenox, Havana Liu, Rebecca Longendyke, Dede Anyema Mansro, Carly Mark, Hiandra Martinez, Vineeta Seshasai Maruri, Jade Meehan, Emily Miller, June Miller, Juno Mitchell, Maria Mocerino, Lineisy Montero, Indya Moore, Cassi Namoda, Haley Nichols, Ariel Nicholson, Samantha Nixon, Julia Nobis, Elaine Palacios, Soo Joo Park, Benzo Perryman, Elizabeth Peyton, Sasha Pivovarova, Efna Plaza-Merritt, Kyla Ramsey, Emily Ratajkowski, Missy Rayder, Rachel Rose, Talia Ryder, Ajani Russell, Cameron Russell, Tafv Sampson, Carolina Sarria, Valerie Scherzinger, Yulu Serao, Tschabalala Self, Chloë Sevigny, Irina Shayk, Zora Sicher, Avery Singer, Ming Smith, Toni Smith, Debra Solomon, Gray Sorrenti, Lili Sumner, Cici Tamez, Cara Taylor, Laurel Taylor, Lulu Tenney, Varsha Thapa, Tara Thomas, Kita Updike, Guinevere Van Seenus, Binx Walton, Alek Wek, Karen Wong, Raquel Zimmermann.

sabato 13 giugno 2020

LE OTTO COPERTINE DI VOGUE ITALIA, IN EDICOLA DAL 9 GIUGNO, SONO DISEGNATE DA BAMBINI TRA I 2 E 10 ANNI: A LORO È DEDICATO IL NUOVO NUMERO


Il nuovo numero di Vogue Italia è dedicato ai bambini e al loro mondo, simbolo di purezza e rinascita. Per la prima volta nella storia della testata infatti sono proprio i bambini a disegnare le otto copertine del numero in edicola dal 9 giugno.

“C’è una semplice e fondamentale ragione per cui questo numero di Vogue Italia è dedicato ai bambini, al loro nuovo mondo. È perché pensiamo che siano loro il grande rimosso, le meno evidenti vittime della pandemia che ci ha colpiti tutti. Senza nemmeno considerare la lesione del diritto al gioco e alla socialità, è semplicemente incredibile e inaccettabile che in molti Paesi, compreso il nostro, non si sappia ancora se e come le scuole riapriranno a Settembre”, dice Emanuele Farneti, Direttore di Vogue Italia.

Gli artisti che hanno realizzato le otto copertine sono bambini di tutto il mondo di un’età compresa tra i 2 e i 10 anni. Questi i loro nomi: Thomas W., 4 anni, New York; Nori T., 5 anni, Amsterdam; Tadzio D.M., 6 anni, Parigi; Violetta T., 5 anni, Milano; Camilla C., 2 anni, Dakar; Rachele T., 5 anni, Bologna; Pietro R., 6 anni, Milano e Giorgio P., 10 anni, Parma.

Dopo il grande successo delle copertine illustrate di gennaio e la cover bianca del numero di aprile, che hanno fatto registrare il tutto esaurito in edicola, Vogue Italia presenta un nuovo progetto di forte impatto: mettere a dialogo il mondo della moda, in un momento di profonda trasformazione, e quello dei giovanissimi. Quasi cento bambini di tutto il mondo hanno infatti “ridisegnato” i look della stagione in corso, dando la loro personalissima visione di abiti e accessori: i loro lavori, in aggiunta agli otto di copertina, saranno pubblicati sul giornale e si Vogue.it.

Il dialogo tra generazioni, che caratterizza tutto il numero, include anche uno scambio di lettere tra il piccolo Luca, 8 anni, che propone una collezione di tute dotate di superpoteri a Giorgio Armani, che gli risponde; e una lettera aperta di Brunello Cucinelli ai suoi nipoti. Anche le storie di moda sono dedicate al rapporto tra genitori e figli. In particolare, il celebre fotografo Steven Klein ha collaborato con il figlio Ace, di 4 anni, per scattare un editoriale durante il lockdown nel loro ranch vicino a New York. E per la prima volta Klein racconta l’iter che, attraverso la maternità surrogata, gli ha permesso - tra molti ostacoli - di diventare padre.

Al numero si legano varie iniziative dedicate ai bambini: in particolare nella giornata di venerdì 5 giugno la redazione di Vogue Italia ha raccontato la moda, via Zoom, ai bambini di alcune scuole elementari in tutta Italia coinvolgendo ogni volta un ospite d’eccezione come il direttore di Vogue Italia, Emanuele Farneti a Milano, la giornalista e conduttrice TV Cristina Parodi a Bergamo, la manager Anna Zegna, a Biella, l’attrice de L’Amica Geniale Ludovica Nasti a Napoli, il designer Fabio Novembre a Bari, la collezionista Cecilia Matteucci Lavarini a Bologna.

Collabora al progetto con una poesia e un video appositamente realizzato per Vogue Italia anche Tom Foolery, l’autore della poesia su bambini e Coronavirus che ha emozionato il web con oltre 30 milioni di visualizzazioni.

Il lancio del numero è inoltre accompagnato da una serie di collaborazioni speciali. In partnership con Fisher-Price, che celebra quest’anno il suo 90° Anniversario, e LuisaViaRoma sarà infatti possibile acquistare in esclusiva per l’Italia la serie di Little People “Thank you Heroes”, giocattoli creati dall’azienda americana come tributo alle figure professionali che si sono spese in prima persona nella lotta contro il Covid-19 (medici, infermieri, delivery boys, commessi, ecc.). L’intero ricavato dell’operazione verrà devoluto a Unicef Italia.

Vogue Italia e Superga hanno poi deciso di omaggiare tutti i bambini coinvolti nella realizzazione del numero con un paio di Superga bianche, e una scatola di pennarelli Carioca per personalizzarle, così offrendo loro un ulteriore spazio di esercizio della creatività. Inoltre il magazine ha collaborato con il Parlamento Europeo, ufficio di Milano, immaginando una fiaba sull’Europa che spiega ai piccoli lettori l’importanza della collaborazione tra i popoli.

Sul canale Instagram di Vogue Italia che conta 7.6 MIO fan follower (total audience)  si chiederà ai bambini di tutto il mondo di disegnare gli abiti del futuro, e una serie di mamme e bambini del mondo della moda saranno protagonisti di takeover dedicati.

venerdì 30 agosto 2019

VOGUE ITALIA SEPTEMBER ISSUE: WORDS MATTER


Vogue Italia celebra l’importanza delle parole con i racconti inediti di due premi Nobel e di due premi Pulitzer
Il numero di settembre di Vogue Italia dal titolo Words Matter, in edicola il 28 agosto, è dedicato all’importanza delle parole. Per la prima volta un giornale tradizionalmente legato alla moda, all’immagine e alla fotografia sceglie un tema così attuale.
“Le parole contano. Hanno sempre contato”, spiega Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia nel suo editoriale, “ma contano più che mai in un momento storico in cui, da una parte, il nostro vocabolario si restringe in maniera allarmante, e dall’altra esse sono sempre più spesso prese in ostaggio, svuotate di significato, usate come armi, piegate a interessi di corto raggio, piccoli e meschini”.
Le parole divengono dunque il centro di questo numero che raccoglie gli inediti di due premi Nobel come Al Gore e Nadia Murad, vincitori rispettivamente nel 2017 e nel 2018, e due premi Pulitzer come Michael Cunningham e Richard Powers, il primo premiato nel 1999 per “Le Ore” e il secondo nel 2019 per “Il respiro del mondo”.
“È compito di tutti noi fare in modo che le parole che oggi caratterizzano la conversazione di questa industria come diversità, inclusività e sostenibilità, non si svuotino di significato, che non diventino furbi cliché usati per vendere una T-shirt in più, una copia in più”, continua Farneti, “Noi pensiamo che sia giusto sfidarle, quelle parole, metterle in discussione per far sì che, alla fine del processo, ne escano più forti”.


Per questo a una serie di personaggi internazionali è stato chiesto di “mettere in salvo” una parola che sta loro a cuore. L’attrice Angelina Jolie ha scelto “Libertà”; la primatologa Jane Goodall, nominata UN Messenger of Peace, e una delle 100 persone più influenti nel 2019 secondo il Time, ha scelto di salvare la parola “Speranza”; la scrittrice Stefania Auci, autrice del bestseller “I leoni di Sicilia”, ha indicato la parola “Famiglia” mentre l’ambientalista più influente d’America secondo il Boston Globe, Bill McKibben, ha scelto la parola “Neve”.
La copertina, per la prima volta nella storia di Vogue Italia è frutto di una collaborazione tra uno scrittore e celebri fotografi di moda. Il premio Pulitzer Michael Cunningham ha infatti scritto due racconti brevi ispirati agli scatti di Paolo Roversi e Mert & Marcus, e le parole sono diventate parte integrante della cover stessa.
“Volevamo vedere come e se fosse possibile far convivere sulla copertina di Vogue Italia due diversi punti di vista, e renderli complementari”, spiega Farneti, “Cunningham ha scritto di rose e sogni, di terra e cielo. Ci piace vederla come una specie di danza, in cui le parole diventano immagine, e l’immagine parole”.

venerdì 2 agosto 2019

Vogue Italia - Claudia Schiffer e Stephanie Seymour tornano in copertina


CLAUDIA SCHIFFER E STEPHANIE SEYMOUR TORNANO
IN COPERTINA DI VOGUE ITALIA DOPO 25 E 32 ANNI
PER L’OCCASIONE, LE DUE SUPERMODEL SI AUTO-RITRAGGONO
SCEGLIENDO DI POSARE CON E SENZA ABITI IN UN OMAGGIO A HELMUT NEWTON

Il nuovo numero di Vogue Italia, in edicola dal 2 agosto, segna il ritorno sulla copertina del magazine di Condé Nast di due modelle leggendarie: Claudia Schiffer, la cui ultima cover di Vogue Italia risale a 25 anni fa (Febbraio 1994), e Stephanie Seymour, che torna dopo un’assenza di 32 anni (Giugno 1987).


Per l’occasione, le due super-modelle si sono ritratte “da sole”, in un doppio scatto con e senza abiti, sotto la supervisione della fotografa Collier Schorr.
Le immagini sono infatti un omaggio al “female gaze”, lo sguardo femminile con cui la fotografa newyorchese ha scelto di ritrarre due icone nella bellezza della loro maturità.
Si tratta di una citazione esplicita degli autoritratti di Helmut Newton, nei quali il maestro posizionava sul set uno specchio dove le modelle potessero guardarsi per essere poi loro stesse a scattare la foto, con l’ausilio di un cable release.
La differenza, fondamentale perché stravolge il significato dell’operazione trasformandola in una storia di women empowerment, è che questa volta dietro la macchina fotografica c’è una donna, Collier Schorr, un’artista pioniera dell’utilizzo dell’immagine di moda come medium di sovversione delle convenzioni gender e identitarie. Qui, Schiffer e Seymour non sono più le adolescenti di alcune tra le immagini più iconiche di Newton, ma donne reali e consapevoli.


Claudia, Stephanie e la stessa Collier divengono le protagoniste di questo racconto per immagini dove tre donne, consce della propria soggettività e sessualità, celebrano la loro bellezza sentendosi a proprio agio con sé stesse. Una storia di donne capaci di reggere non solo il peso dell’esposizione del loro corpo, ma soprattutto di quel potere che Newton per primo, cominciò a riconoscergli, e che oggi non hanno nessuna intenzione di restituire.
“Quando ritrai donne come Stephanie e Claudia, che rappresentano letteralmente il lessico della posa nella fotografia di moda, ci sono atteggiamenti che vogliono o non vogliono fare. Non c’è nulla, in queste immagini, che Claudia non volesse fare – se non era convinta, semplicemente cambiava gesto.” Collier Schorr
“In diversi casi sono stata io a scattare la foto, ovviamente dopo che era stata preparata da Collier. Lei è prima di tutto un'artista, e il suo punto di vista è acuto e molto interessante – parte da una direzione completamente diversa.” Claudia Schiffer.


“Vedo una madre. Una moglie. Vedo tutte le cose che devo fare in una giornata. Vedo tutte le mie responsabilità. Crescendo, crescono anche le responsabilità come donna. Essere in controllo della tua vita è molto importante. Cerco di non pensare a me ma alle persone di cui devo prendermi cura, i miei figli, i miei amici, la mia azienda, mio marito. Non mi piace pensare che il mondo giri intorno a me.” Stephanie Seymour.

martedì 9 aprile 2019

LIFE IN VOGUE 2019 The Interior’s Cut


In occasione della 58esima edizione del Salone del Mobile Vogue Italia, per il secondo anno consecutivo, presenta “Life in Vogue”, un’occasione di scambio e confronto tra moda e design.


8 creativi di rilevanza internazionale sono stati invitati da Emanuele Farneti, Direttore di Vogue Italia, a interpretare con la loro visione gli spazi e gli arredi della redazione. david/nicolas, Massimiliano Locatelli, Pierre Marie, Ana Kraš, Rafael de Cárdenas / Architecture at large, Jonathan Anderson, storagemilano e Studio Proba hanno lavorato al progetto immaginando un luogo in cui prenda forma il legame tra moda e design come espressione della personalità di chi lo abita.


Life in Vogue è un progetto speciale perché ha una duplice valenza. Innanzitutto permette al nostro magazine, in occasione dell’uscita del nuovo Casa Vogue e proprio nei giorni della grande festa cittadina della Design Week, di sviluppare straordinarie collaborazioni con alcune delle più rilevanti voci creative di design, architettura e interior, e con aziende leader del settore.


E in secondo luogo l’evento è per noi l’occasione in cui aprire le porte della redazione al grande pubblico: un messaggio di inclusività che ben sottolinea la più recente evoluzione editoriale di Vogue Italia” dice il direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti.


Per l’occasione sarà poi allestito un Guardaroba di redazione: il cuore della rivista, il luogo in cui avviene la magia e tutti i vestiti e gli accessori delle stagioni si uniscono per diventare i protagonisti delle foto che creano le pagine del giornale. Quest'anno è stato immaginato un guardaroba a 360° per mostrare il momento in cui la modella di copertina arriva per prepararsi e provare i look legati all'atmosfera della cover story: le scarpe sono divise per colore, le reference appese al muro e i capi pronti per essere indossati.


Dal 9 al 12 aprile - dalle 10 alle 20 (il 9 aprile dalle 12 alle 20), in Piazzale Cadorna 5/7 - Vogue Italia aprirà i propri uffici al pubblico dando la possibilità di visitare i progetti e incontrare il team editoriale.
Per registrarsi, fino ad esaurimento posti: https://www.vogue.it/partner/lifeinvogue/


Nemo Lighting, main partner dell’evento, leader a livello mondiale nel campo dell'illuminazione, ha offerto ai designer la possibilità di scegliere lampade e complementi dal suo catalogo, che comprende la linea di design contemporaneo e la collezione Masters, una selezione unica di lampade iconiche, progettate da grandi tra cui Le Corbusier, Vico Magistretti e Franco Albini. Nemo ha in questo modo curato l'illuminazione delle stanze dell'installazione, oltre che degli uffici e del cortile di Condé Nast. Le migliori collaborazioni nascono da sinergie solide e contemporanee. Mai come ora, il legame tra design e moda rappresenta una contaminazione culturale fondamentale per lo sviluppo della creatività” commenta Federico Palazzari, CEO di Nemo Lighting. “Nemo Lighting è orgogliosa di essere partner di Life in Vogue 2019, con una squadra di progettisti, architetti e designers di eccellenza mondiale. Ringrazio il Direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti e Condé Nast Italia per aver creduto in un’iniziativa di intenso spessore progettuale, aperta al grande pubblico, nel segno della più contemporanea inclusività e dei valori in cui noi di Nemo crediamo fermamente”.


L’evento è reso possibile anche grazie al supporto dei seguenti partner:

Project Partners:
Il materiale e gli elementi di arredo Alcantara valorizzeranno ulteriormente alcune delle stanze reinterpretate dagli architetti. In particolare per la stanza del Direttore, progettata dal duo david/nicolas, i designer realizzeranno un plaid in Alcantara che verrà presentato su una delle sedute e all'interno dell’area relax, pensata da storagemilano, si staglierà un day bed in acciaio rifinito su cui l'unico elemento di appoggio morbido sarà un cuscino realizzato in Alcantara.
Guerlain prende parte a Life in Vogue con la sua linea di rossetti ROUGE G: il rossetto gioiello completamente personalizzabile con otto nuove cover e dodici nuovi colori matte, di cui il marchio celebra l’anniversario. La mattina del 9 Aprile, il brand inviterà alcune influencer per una sessione di make-up ed uno shooting esclusivo all’interno del Guardaroba di Vogue Italia, seguirà una visita guidata del progetto.

San Carlo, per l’occasione, presenterà un packaging limited edition, ispirato a “Milano a bite of style” il claim con cui l’azienda si affaccia ai mercati internazionali. Il pack sarà inserito all’interno di un’installazione curata da Studio Proba: un vero e proprio distributore di stile che richiama le classiche vending machine. L’idea dell’artista Alex Proba è infatti quella di far rivivere una lifestyle experience tipicamente milanese.

domenica 18 novembre 2018

LA DIVERSITÀ E LA NUOVA MASCOLINITÀ AL PHOTO VOGUE FESTIVAL 2018

Emanuele Farneti, Sølve Sundsbø, Alessia Glaviano, Domenico Piraina

Dal 15 al 18 novembre 2018 si è tenutala terza edizione di Photo Vogue Festival, la rassegna che negli ultimi anni si è imposta sulla scena nazionale ed internazionale come momento di diffusione della cultura fotografica e rilevante occasione di confronto su tematiche di attualità.
Oggi più che mai la fashion photography non può essere considerata una semplice manifestazione estetica: con l’avvento dei social si è trasformata in uno dei principali linguaggi visivi della contemporaneità. A partire da queste considerazioni, per la terza edizione del Festival, i riflettori sono stati puntati sulle infinite possibilità e limiti che imponiamo al nostro sguardo quando “leggiamo” le immagini, e sugli innumerevoli significati che esse sono capaci di veicolare.

Sølve Sundsbø

Il Photo Vogue Festival, presieduto da Emanuele Farneti e diretto dalla Visual Director Alessia Glaviano, ha previsto per quest’anno una monografica del fotografo norvegese Sølve Sundsbø, una delle voci più innovative della fashion photography contemporanea nonché celebre firma di Vogue Italia. La mostra, intitolata “Beyond the still Image” e curata da Alessia Glaviano e Michael Van Horne, si tiene nella prestigiosa sede di Palazzo Reale ed è promossa e prodotta da Vogue Italia in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura e Palazzo Reale e con il sostegno di Art + Commerce. Un percorso immersivo che si snoda tra foto iconiche e opere inedite, video, proiezioni e installazioni site-specific per approfondire la visione di un artista che ha fatto dell’uso pionieristico della tecnologia la propria cifra stilistica. L’artista norvegese infatti sfida costantemente la bidimensionalità della fotografia grazie all’utilizzo avanguardistico di diversi tipi di illuminazione e di tecniche non tradizionali come raggi x e scansioni 3D, ottenendo composizioni complesse e sofisticate.

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A BASE Milano, spazio industriale riconvertito in centro culturale, due collettive: “Embracing Diversity” e “All That Man Is - Fashion and Masculinity Now”. La prima un’esposizione - curata da Alessia Glaviano e Francesca Marani - dedicata alla valorizzazione della diversità e dell’inclusione per una comprensione più profonda della nostra contemporaneità, che ha visto protagonisti i fotografi selezionati tramite lo scouting indetto sul canale PhotoVogue. La selezione degli autori in mostra è il risultato della valutazione di una giuria di fama internazionale composta da Monica Allende (photo editor indipendente e cultural producer), Tasneem Alsultan (fotografa), Giorgio Armani, Giovanni Bianco (creative director Vogue italia), David Campbell (director of communications and engagement per World Press Photo Foundation), James Estrin (senior staff photographer per The New York Times. Co-editor di Lens, photography platform del Times), Michael Famighetti (editor di Aperture magazine), Emanuele Farneti (editor in chief Vogue Italia, L’Uomo Vogue, Casa Vogue e Vogue.it), Alessia Glaviano (Brand Visual Director Vogue Italia), Zhang Huan (artista), Jimmy Moffat (fondatore di Red Hook Labs e tra i partner fondatori di Art + Commerce), Azu Nwagbogu (Director Lagosphoto and Chief Curator Zeitz Mocaa), Alessandro Rabottini (direttore di MiArt), Ramón Reverté (editor in chief e creative director di Editorial RM), Sølve Sundsbø, Newsha Tavakolian (fotografa), Michael Van Horne (director of the image archive di Art + Commerce) e Duan Yuting (direttore di Lianzhou Foto). I nomi dei fotografi selezionati sono: Daniel Jack Lyons, David Favrod, David Uzochukwu, Elliott Verdier, Guoman Liao, Heather Glazzard, Isabel Martínez, Jan Klos, Julia Falkner, Julia Fullerton-Batten, Justine Tjallinks, Katia Repina e Carla Moral, Katie Burdon, Kennedi Carter, Kyle Weeks, Laura Pannack, Liza Kanaeva-Hunsicker, Lucie Khahoutian, Maxim Vakhovskiy, Olya Oleinic, Reatile Moalusi, Ricardo Rivera, Sam Gregg, Shuwei Liu, Snezhana von Budingen e Valentine Bo.
“All That Man Is - Fashion and Masculinity Now” è invece un’esplorazione del concetto di mascolinità attraverso gli occhi dei fotografi di moda contemporanei. La mostra, a cura di Chiara Bardelli Nonino, ha lo scopo di far capire come l’idea di uomo che la moda e la fashion photography stanno contribuendo a plasmare sia in realtà un prisma dove coesistono modelli maschili molto diversi tra loro. E, possibilmente, stimolare una discussione su questo tema.

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“Ci sono momenti in cui il compito della fotografia di moda è quello di regalare sogni, bellezza, evasione. E ce ne sono altri in cui è richiesto invece a tutti di sporcarsi le mani facendo i conti con l’attualità, mettendo in chiaro il proprio punto di vista sul mondo”, dice Emanuele Farneti. “Oggi viviamo uno di questi momenti. Abbracciare la diversità, raccontare un’idea di mascolinità capace di farsi inclusiva: i temi del Photo Vogue Festival 2018 mettono a fuoco due sfide certo non marginali della nostra società. E lo fanno con una selezione straordinaria di talenti, cui la piattaforma digitale di PhotoVogue ha dato un luogo per far sentire la propria voce”.

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“In un momento storico in cui si alzano sempre più forti le voci dell’intolleranza e il linguaggio politico ha raggiunto una violenza verbale impensabile fino a ieri”, dice Alessia Glaviano “in un momento storico testimone di una chiusura generale nei confronti della diversità mi è parso importante dedicare questa edizione del festival proprio alla scoperta e valorizzazione della diversità in ogni sua espressione (che sia essa fisica, di genere, geografica o culturale). Diversità come ricchezza che può emergere solo dalla pluralità. Occorre una battaglia culturale, oltre che politica. La politica può fare delle leggi, ma non cambia lo sguardo delle persone. L’arte, e insieme all’arte anche la moda, hanno la possibilità di cambiarlo. Hanno la possibilità di rappresentare la vita al di là dei pregiudizi e delle etichette sociali”.

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“La fotografia è solo apparentemente uno dei linguaggi meno mediati nell’ambito della creatività contemporanea, perché nella scelta e nella relazione con il soggetto ritratto il fotografo crea sempre contenuti originali, che possono suggerire, proporre, persino denunciare pensieri e opinioni anche molto lontani dal senso immediato di uno scatto” - ha commentato l’assessore alla Cultura Filippo Del Corno -. “Il Vogue Photo Festival rappresenta un’occasione particolarmente importante in questo senso, perché, in un mondo sempre più soggiogato dal fascino dell’immagine, combina con grande equilibrio la qualità della proposta artistica e la grande attenzione alle implicazioni sociali del messaggio che veicola”.

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