Couturier affabulatrice, Ulyana Sergeenko costruisce le proprie collezioni su racconti che intrecciano il personale con il fantastico, la storia con il folklore, biografia e invenzione, creando un mondo unico di grande profondità estetica.
Con la nuova collezione, la stilista si immerge nel ricco patrimonio delle ex repubbliche caucasiche di Georgia e Armenia, con il loro calore e ospitalità, nonostante le avversità, il mix culturale di Occidente e Oriente, la bellezza pura, i paesaggi sereni e la poesia. Il viaggio è eclettico ed emozionante per Sergeenko, il cui marito ha origini caucasiche e che è sempre stata profondamente toccata dalla gentilezza degli abitanti locali.
Seguendo un percorso di associazioni poetiche simile al metodo del regista georgiano-armeno Sergei Parajanov, il cui capolavoro Il colore del melograno è ricco di rotture visionarie e infinite sorprese visive, la collezione è un caleidoscopio di metafore e allegorie. Colori, strutture, motivi differiscono profondamente e variano continuamente, ma sono disposti in un insieme sfaccettato e singolare. La silhouette femminile per cui Sergeenko è nota, funge da trait d'union.
La poesia dello scrittore russo del XIX secolo Mikhail Lermontov Yuryevich, che servì nell'esercito in Caucaso, crea un sottotesto morbidamente militarista sui cappotti di montone ricamati con figure di cavalli. Spade, pugnali e scudi diventano massicci gioielli. Ricami fatti a mano su abiti sinuosi riproducono i complessi motivi scolpiti sulle pareti di pietra degli antichi templi e monasteri cristiani ortodossi, persi tra le montagne del Caucaso come perle preziose. La calligrafia georgiana diventa ricamo. La tradizione georgiano della commedia cinematografica, cui Sergeenko è particolarmente affezionata, è canalizzata attraverso abiti maschili e cappelli casualmente spiegazzati realizzati in collaborazione con Stephen Jones.
Con il suo ossequio alla tradizione, la collezione ha un'aria solenne che viene attenuata dai decori ingenui ispirati ai dipinti dell'artista georgiano Niko Pirosmans, le cui immagini di animali si trasformano in figure di pecore, galline, cavalli e pavoni su tessuti e accessori. La danza e la musica nazionali ispirano gli accessori, con il tradizionale tamburo georgiano che diventa una borsa in pelle laccata, astrakan e raso di seta con ricami a forma di alberi di melograno e monogrammi con gli angeli, bordati in nappe di seta.
I materiali sono densi e preziosi: crêpe, seta jacquard, duchesse di seta, organza, mussola, broccato, velluto, lana, pizzi, broadtail, montone, pelle verniciata. Perle, piume di struzzo, onice, cristallo di rocca, turchese e agata aggiungono ulteriore profondità e ricchezza. La tavolozza dei colori mescola bianco e nero con fiamme di rosso fuoco, accenti di turchese, verde bottiglia, blu navy e sprazzi di rosa e oro.
Con un tocco poetico e gusto per la varietà, Ulyana Sergeenko rende omaggio a un patrimonio culturale indimenticabile usando il fascino femminile come firma.
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