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venerdì 22 gennaio 2021

Romeo Beckham debutta in copertina su L’Uomo Vogue


Il nuovo numero de L’Uomo Vogue - in edicola dal prossimo 22 gennaio - segna il debutto internazionale di Romeo Beckham, per la prima volta protagonista di una copertina. Romeo è infatti stato fotografato per il magazine di Condé Nast da Mert and Marcus nello scorso mese di Dicembre a The Timber Barn, Muden Estate, non lontano da Londra.



Le altre 3 copertine del numero sono dedicate a John Waters, attore, regista di culto, scrittore e artista, che il magazine ha fotografato e intervistato in esclusiva nella sua casa di Baltimora (foto di Ethan James Green); a Vladimir McCrary, modello simbolo della moda anni 90, protagonista di celebri campagne firmate da Richard Avedon (qui ritratto da Julien Martinez Leclerc); e infine a due gemelli appena nati, Jei e Jaxon, ritratti da Anne Geddes, la celebre fotografa specializzata in immagini di bebè che con le sue opere ha venduto milioni di copie in tutto il mondo: un simbolo di rinascita e di nuovo inizio, pensato per celebrare il nuovo anno.



Quattro copertine dunque per quattro soggetti diversi tra loro, immortalati in diverse fasi della vita: alle generazioni, e alla paternità in particolare, è dedicato infatti il primo numero dell’anno del magazine. Tra i contenuti, da segnalare l’intervista esclusiva a Raf Simons, ieri protagonista della prima sfilata maschile co-firmata con Miuccia Prada. Simmons dialoga di youth culture con il curatore Francesco Bonami, con cui nel 2003 co-firmò la mostra The Fourth Sex. Altre interviste sono dedicate al fotografo Mario Sorrenti, ritratto dalla figlia Gray, a Simon Porte Jacquemus, e a Nino Cerruti, padre nobile della moda italiana che ha da poco festeggiato il 90mo compleanno. Venti rappresentanti di aziende di menswear sono poi stati chiamati a esprimere un parere sulle prospettive di ripresa del settore nel nuovo anno all’interno della sezione Affairs.



A partire dal numero di gennaio e in occasione della settimana della moda maschile L’Uomo lancia inoltre il format “Insider” che nasce dal bisogno di comunicazione del settore per facilitare il dialogo e veicolare attenzione sulle collezioni uomo: un punto privilegiato di osservazione del sistema moda che crea conversazioni su brand, collezioni, prodotti e tendenze.

Da sempre motore del sistema della moda, il magazine rinforza quindi il suo ruolo mettendosi a disposizione dei brand e offrendo loro l’opportunità di sfruttarne l’autorevolezza e l’audience nella costruzione di un progetto di comunicazione. “Insider” offre al settore una finestra di visibilità e approfondimento, creando un percorso narrativo unico che parte dal magazine e prende vita sul digitale, anche con dirette su Instagram. Proprio su questo canale L’Uomo si conferma il più seguito tra i maschili italiani.

Istituzioni, designer, esponenti della filiera e aziende sono alcuni dei protagonisti coinvolti in questo nuovo format.

martedì 30 aprile 2019

L'Uomo Loves EU


VANESSA PARADIS È LA MARIANNA DELLA UE,
MARINE LE PEN “FA PIANGERE”,
E POI ROBERTO SAVIANO, BERNARD-HENRI LÉVY, EMMANUEL CARRÈRE.
LETTERE D’AMORE ALL’EUROPA: ALLA VIGILIA DELLE ELEZIONI PER L’EUROPARLAMENTO,L’UOMO VOGUE CELEBRA CON SETTE COPERTINE L’UNITÀ DEL CONTINENTE

L’attrice francese Vanessa Paradis, scattata per la prima volta dal fotografo tedesco Peter Lindbergh che la ritrae come Marianna d’Europa: è solo una delle sette copertine che L’Uomo Vogue porta in edicola il 29 aprile, a un mese dalle elezioni per l’Europarlamento, con il suo numero interamente dedicato alla celebrazione dell’unità del continente, minacciata dall’ondata sovranista.
È una scelta naturale per un brand fondato sulla sintesi tra l’eccellenza internazionale nella fotografia – forma d’arte che per sua natura avvicina le persone invece di dividerle – e l’eccellenza internazionale nella moda, linguaggio che da sempre trascende le frontiere e racconta la comune evoluzione dei costumi e dei valori di generazioni cresciute in paesi diversi. A riprova di questa vocazione, nella sua sezione principale L’Uomo Vogue pubblica infatti tutti i testi in inglese.
«Parlare d’Europa mettendo in pagina quello che ci unisce, anziché di quello che ci divide; raccontare i volti, i luoghi, le storie, i sogni che rendono ancora oggi attuale il progetto comunitario»: è il proposito del direttore Emanuele Farneti, che introduce il numero firmando un editoriale intitolato I Love EU. «Abbiamo lavorato a questo numero speciale dell’Uomo Vogue riunendo artisti, fotografi, scrittori che condividono con noi l’idea che questo sogno di pace e di unità non è morto, anzi è più attuale che mai, ma per riacquistare energia ha bisogno soprattutto di bellezza e di emozione. In questo momento così delicato ciascuno deve fare la sua parte: anche il mondo della moda».
Delle sette copertine, cinque sono tratte dai servizi di moda, tutti a tema, tutti scattati in Europa da fotografi europei. Lindbergh ha appunto scelto Vanessa Paradis come icona dell’Europa di oggi; Annamarieke Van Drimmelen ha ambientato la sua storia lungo i canali olandesi, metafora delle vie d’acqua che superano i vecchi confini e tengono insieme il continente; Andreas Larsson sui treni dell’Interrail, simbolo della libera circolazione; Robi Rodriguez ha usato invece che modelli persone reali della Spagna, confine Sud dell’Europa, terra di incontri e di mescolanze; al confine opposto, quello settentrionale, Solve Sundsbo ha ritratto l’attore svedese Joel Kinnaman, divo di House of Cards.
La sesta copertina è tratta da We the People, un portfolio di uomini comuni selezionati in 20 Paesi dell’Unione: a rappresentare il gruppo è stato scelto Kofi Lawson, nato in Ghana, arrivato bambino – non per necessità ma per scelta della famiglia – in Danimarca, dove il padre aveva studiato e trovato lavoro, sposato a una ragazza di Copenhagen, padre di due figli, orgogliosamente danese e patriota, simbolo di una categoria di migranti di cui si parla poco, che non fugge dalla povertà o dalla guerra, semplicemente ha scelto l’Europa come casa. La settima copertina, infine, è un’opera inedita dell’artista italiano di fama mondiale Francesco Vezzoli, che ha rielaborato la tela di Guido Reni Il ratto d’Europa – la mitologica vergine fenicia di cui si approfittò Zeus nascondendosi sotto le sembianze di un toro bianco – facendo “piangere” a Europa una lacrima in cui è ritratta Marine Le Pen, simbolo dei nemici che seducono e assediano l’Europa di oggi, la sua unità, il suo patrimonio politico e culturale.
Nelle pagine di questo numero speciale, Roberto Saviano e Bernard-Henri Lévy si confrontano su Europa e populismo. Tra gli intervistati: lo scrittore e regista Emmanuel Carrère sulla Francia, i gilet gialli, la contrapposizione élite-popolo; il premiatissimo fotografo Wolfgang Tillmans che, dopo la mobilitazione anti-Brexit, sta lanciando poster e T-shirt con messaggio pro-Eu; il gallerista Thaddaeus Ropac e il famoso battitore d’aste Simon de Pury, che hanno lanciato proprio con Bernard-Henri Lévy un fundraiser e un manifesto United Artists for Europe. Poi le lettere d’amore all’Europa di 4 scrittori extra-europei: gli statunitensi David Leavitt e Stefan Merrill Block, il sudafricano Richard Mason, la poetessa indiana Tishani Doshi che dell’Europa scrive «La amo ancora, l’amerò sempre. Sto aspettando che ritrovi sé stessa». E ancora immagini simbolo della speranza europea scelte da 5 photo editor, e immagini iconiche scattate in Europa per L’Uomo Vogue nei suoi 50 anni di storia.

mercoledì 6 giugno 2018

L'Uomo Vogue celebra 50 anni e torna in edicola

L'UOMO 1

A 50 anni dalla prima uscita, L’Uomo Vogue – il più prestigioso periodico maschile sul mercato editoriale internazionale – torna in edicola con una formula completamente rinnovata martedì 12 giugno, giorno di apertura di Pitti Immagine Uomo, che festeggia il compleanno con un party a Firenze. Il magazine Condé Nast, che verrà distribuito principalmente con Vogue Italia, sarà composto da quattro grandi sezioni.

L'UOMO 2

Nella prima, Culture, si ricordano 50 anni di storia attraverso le immagini più iconiche; i più rilevanti critici internazionali disegnano il futuro del menswear; profili d’autore sono dedicati ai cinque direttori creativi di fresca nomina: Riccardo Tisci, Hedi Slimane, Kim Jones, Virgil Abloh e Kris Van Assche; scrittori e esperti di fotografia disegnano un ritratto dell’uomo contemporaneo; icone di stile raccontano icone di stile.
La seconda sezione, Fashion, è un lungo, ininterrotto flusso di immagini di moda. Per il primo numero, la scelta è stata di chiedere a cinque fotografe donna di dare una loro interpretazione di cinque categorie dello stile maschile, e allo stesso tempo di rileggere – reinterpretandoli – i cinque decenni di vita de l’Uomo Vogue. Collier Schorr, Brigitte Lacombe, Annemarieke van Drimmelen, Julia Hetta e Arielle Bobb-Willis hanno quindi ritratto personaggi noti (Pharrell Williams), modelli, real people: cinque visioni molto diverse, eppure complementari, di eleganza maschile.

L'UOMO 3

Per la terza parte, Objects, la redazione ha lavorato a un’approfondita ricerca di capi di abbigliamento, accessori, oggetti del desiderio maschile. Si vede in pagina quindi di una ricca selezione di prodotto, fotografata e commentata dagli editors de l’Uomo Vogue.
Infine Affairs affronta i temi dello stile maschile dal punto di vista del business: analisi, interviste, commenti, una selezione delle opinioni più significative della stampa internazionale.

L'UOMO 4

I testi – firmati, tra gli altri, da insider della moda come Carlo Capasa, Vanessa Friedman e Suzy Menkes, da designer come Olivier Roustaing, Marcelo Burlon e Stephen Jones, da scrittori come Ivan Cotroneo, Diego De Silva, Marcello Fois, Marco Missiroli e Francesco Piccolo, da fotografi come Mert Alas e Paolo Roversi, ma anche da un’icona maschile come David Beckham – sono pubblicati in inglese e in italiano, perché L’Uomo Vogue si rivolge da sempre a una audience globale.
«Oggi L’Uomo Vogue», dice il direttore Emanuele Farneti, «comincia un nuovo capitolo di una storia editoriale che in 50 anni ha raccontato, attraverso la lente d’osservazione della moda, le evoluzioni del costume. Non esiste un solo tipo di uomo: per questo il giornale, attraverso la sua struttura ricca e la molteplicità di punti di vista, sarà aperto, inclusivo, plurale».
Eccellente la risposta del mercato: questo fascicolo ha una foliazione pubblicitaria di 127 pagine. Il numero successivo uscirà in ottobre.

L'UOMO 5

Proseguiranno ovviamente le attività digitali del brand, su Instagram attraverso i contenuti foto e video del profilo @luomovogue, e su Internet attraverso news e approfondimenti all'interno di Vogue.it, sito dove del resto l’audience maschile supera il 20% del totale.