La protagonista di questa storia, per l'invidia delle signore, è una
turista giapponese arrivata da Osaka. Ha un nome e un cognome, ma nel
pienone degli alberghi nella settimana del Salone del Mobile, scovarla
non sarà facile. Anzi, forse è già in volo con il suo preziosissimo
pacchetto. La turista in questione, è una donna molto, ma molto,
fortunata. Venerdì pomeriggio nella lussuosa boutique Hermès di via
Sant'Andrea ha comprato una borsetta in pelle altrettanto lussuosa:
1.940 euro. Che già potersela permettere in tempi di crisi, non è poi
male.
Ma una volta alla cassa, mentre il responsabile del negozio
prende i dati del passaporto e della carta di credito, ecco il patatrac.
Al suo fianco si ritrova un'altra cliente che sta saldando il conto di
una Birkin in coccodrillo e chiusura in platino. Entrambe le borse sono impacchettate dalle commesse in maniera identica. E lasciate imprudentemente vicine.
Così succede che la turista prima di uscire prenda il pacchetto
sbagliato. Dentro c'è la Birkin - udite udite - da 32 mila euro. Quando
il responsabile del negozio se ne accorge quasi sviene. I commessi
cercano la donna nelle vie del quadrilatero, chiamano la polizia, ma c'è
poco da fare. Tecnicamente non s'è trattato di furto ma di un banale
errore. L'errore, certamente, più invidiato della sua vita.