In partnership con SaloneSatellite/Salone del Mobile.Milano, la Rinascente di Milano Piazza Duomo mette in vendita le creazioni di otto giovani talenti promossi dal salonesatellite 2016.
Materiali che scoprono nuove vocazioni, forme che evocano culture straordinarie e lavorazioni sorprendenti. Anche quest’anno i giovani designer, che si sono distinti al Salone Satellite 2016, possono presentare e vendere le loro creazioni in una vetrina autorevole e prestigiosa come il Design Supermarket della Rinascente di piazza Duomo.
Un progetto che vede per il quarto anno consecutivo la partnership tra la Rinascente, da sempre impegnata a dare visibilità ai giovani talenti, e il SaloneSatellite/Salone del Mobile.Milano, l’Istituzione che da quasi vent’anni porta al Salone del Mobile.Milano i più promettenti progettisti under 35 di tutto il mondo.
Con la cura di Marva Griffin il SaloneSatellite di quest’anno ha proposto il tema “Nuovi materiali / Nuovo design - New Materials / New Design”, invitando ad esplorare quanto di più nuovo le scienze dei materiali offrono. Una sfida ambiziosa che mette in gioco creatività e innovazione, pone l’accento sul concetto di sostenibilità e delinea i tratti del design del futuro.
Alcarol ha ritrovato alcuni tronchi abbandonati nel sottobosco delle montagne delle Dolomiti ed ha ricavato tavole preservandone i bordi naturali tramite inglobamento in una speciale resina trasparente simile all’acqua che ha generato la vita dell’albero.
La Trail Console è ricavata da una singola tavola di legno, tagliata in tre parti con una sottilissima lama e successivamente accoppiate in modo che la venatura del legno negli angoli corrisponde perfettamente e sembra un pezzo unico.
Lo Stump Stool nasce anch’esso dal concetto di sezione ambientale ricercato dagli autori. Riempiendo i vuoti con una speciale resina trasparente, Alcarol raggiunge una nuova funzionalità congelando il materiale alla fine del suo primo ciclo e donandogli una nuova vita prima che si dissolva nell’ecosistema.
Animaro è uno studio di design londinese fondato da Matt Gilbert, il cui concept è caratterizzato da aspetti giocosi e continua esplorazione delle proprietà dei materiali. La collezione è composta da oggetti che cambiano forma a seconda dell’utilizzo.
La Puzzle Chair è una seduta costruita con listarelle di legno di betulla ed assemblata senza utilizzare colle o parti metalliche. Grazie alle proprietà del legno, la sedia rimane compatta.
La Crane Lamp, ispirata al movimento del collo delle Gru quando cacciano, è una lampada da tavolo che può essere adattata a seconda delle necessità.
La collezione Fantasia della designer Iraniana-Americana Shirin Ehya è la celebrazione di due culture. La collezione si ispira alle piastrelle tipiche dell’architettura iraniana, come ad esempio quelle utilizzate per gli edifici di Isfahan, chiamate “Cuerda Seca”, che sono realizzate utilizzando solo sette colori.
Shirin Ehya utilizza linee regolari, geometrie ed elementi persiani che risultano in forme moderne. Il materiale utilizzato è il legno, opacizzato e lavorato a laser. I reticoli sono colorati in blu, azzurro, bianco, nero, giallo, turchese e arancio: i sette colori caratteristici dei monumenti persiani.
Nestor Campos, originario di Granada, Spagna, ispira le sue creazioni ai diversi aspetti della natura. Iungo è un gioco in legno, creato per sviluppare la creatività, l’espressività e l’amore per la Natura nei bambini. Ogni listarella può essere liberamente incastrata alle altre, utilizzando la fantasia.
Il contenitore Hav è ispirato al dinamismo di Kattergatt e Øresund: un mare tra Svezia e Danimarca, freddo e selvaggio, dove la cultura nordica affonda le sue radici.
I vassoi portacandela Eclipse e Bergen sono invece parte della linea “Silhouette”. Eclipse è ispirato alle luci ed ombre che il sole crea quando si nasconde dietro i pianeti, mentre Bergen si ispira agli effetti del sole che tramonta dietro le montagne.
Le sedute presentate da Richa Gujadhur nella collezione Moris (che significa Mauritius in lingua creola) si ispirano a due icone del design quotidiano delle Mauritius: i mobili Rotin fatti a mano e le borse colorate Tanth, entrambi presenti in tutte le boutiques e bazaars mauritani.
I materiali sono comuni (ferro e plastica o corda), le forme semplici (lineari e geometriche) e i colori e le fantasie versatili - le sedute diventano così adattabili ad ambienti differenti.
La struttura è solida e allo stesso tempo visivamente leggera. Ogni seduta è modulabile e può essere combinata con altri pezzi per creare nuove configurazioni, sia da interno che da esterno.
Quid è un progetto che indaga l’antica tecnica del gesso scajola - nota sin dal tempo dei Romani ma non più utilizzata a partire dal 1800. Una mescola di pigmenti, colle naturali e pietra selenite, utilizzata per ricreare le venature marmoree all’interno delle chiese, e per questo motivo anche conosciuta come tecnica del “finto marmo”.
Intrigata da questa sapienza artigianale, in collaborazione con Alessandro Bianchi, Sara Ricciardi ha voluto dare nuovo valore al gesso stesso rendendolo autonomo e non più copia, in quanto il gesso pigmentato ha gradazioni cromatiche e sensazioni materiche che il marmo non possiede.
Così nasce una prima collezione di solidi geometrici intercambiabili e sempre unici. Un gioco sul colore e gli impasti. Il peso specifico è il peso che viene determinato non in base al suo volume ma al materiale da cui è composto.
Sara Ricciardi ha sviluppato una serie di pesi che invitano all’esperienza del materiale stesso. Tutti uguali, diversificano il loro peso solo in base alla loro composizione materica. Pesi di alluminio, rame, ottone, legno, plastica, plexiglass e marmo. Peserà più il marmo,il rame o il plexiglass? Un invito alla scoperta, ad allenarsi con la materia e la sua consistenza.
Lo studio Shinya Yoshida Design, fondato nel 2012 a Chiba, in Giappone, presenta la collezione Tint: una serie di vasi realizzati attraverso tecniche di design automatiche e artigianalità.
La struttura dei vasi, leggera e flessibile come quella delle piante, è generata in modo automatico attraverso un programma per computer, e poi stampata attraverso la tecnica di stampa 3D. In un secondo momento i vasi sono dipinti a mano uno per uno. La texture opaca e i colori accennati rendono questi vasi leggeri, eleganti ed unici allo stesso tempo.
Studio Nito nasce dalla collaborazione di Nil Atalay e Tobias Juretzek nel 2015, designers con backgroud diversi: uno esperienze nel tessile, l’altro nell’arredo. Il risultato è un bilanciamento tra funzione, tecnologia e legami emozionali con gli oggetti. Prediligono come materiali i tessuti proprio perché evocano familiarità ed emozioni.
La sedia Bobina è realizzata con filati e resine, che attorcigliati su uno stampo formano la struttura. Per questo motivo la manufattura è comparabile alla tessitura o alla tecnica utilizzata per realizzare le ceste. Il materiale e la particolare tecnica di lavorazione creano una sensazione di tridimensionalità; le sedie risultano stabili ma allo stesso tempo leggere come i filati.
Nessun commento:
Posta un commento