Un preciso senso estetico pervade ogni collezione di Giorgio Armani, costruita seguendo il filo dei suoi pensieri e delle sue ossessioni. In una teoria di diorami che diventa un gioco combinatorio di temi, attraversa la moda e attiva sorprendenti congiunzioni alla ricerca dello stile assoluto.
In uno scenario tra urbano e naturale, dove infinite sono le possibilità di variazioni che si creano unendo questi due opposti, l’intervento della luce, proiettando un gioco di ombre e di riflessi, trasforma un’architettura regolare in elementi irregolari. Ricami preziosi, che hanno connotato nel tempo l’immagine Armani, si trasformano in texture che rivestono anche la collezione casa. Si costruisce così un design sartoriale e di ricerca che dà a ogni pezzo una nuova classicità.
Mise en scène
In un ambiente nuovo, appena acquisito e che sarà oggetto di una profonda trasformazione, l’allestimento temporaneo offre ai visitatori la possibilità di scoprire in anteprima la collezione. Appositamente studiata per l’occasione, la suggestiva mise en scène in Corso Venezia ne sottolinea il tema. Il nero profondo dei muri e il grigio scuro del pavimento in pietra di Bedonia fanno da contrappunto ai pannelli chiari a tutta altezza in rete sottile stampata con i motivi della collezione, che creano ideali divisioni tra gli ambienti. Grandi lanterne in delicata garza semitrasparente appese al soffitto riportano, sui quattro lati, la stampa con i nuovi accessori. La vista dall’esterno viene celata dai teli chiari e leggeri a stampa bamboo che rivestono le vetrine, lasciando filtrare, ammorbidendola, la luce naturale.
Obiettivo leggerezza
Mobili come microarchitetture. Minimalismo, sobrietà, purezza della linea attirano l’attenzione sulla qualità dei materiali impiegati e sull’elegante riduzione degli spessori, sottolineati dalle nuove rifiniture. La texture diventa un inno alla materia, come la lacca Himalaya lucida, con le sue scansioni geometriche - in contrasto con la trama naturale della carta in rafia, la lacca metallica argento percorsa dalle venature del legno, la lacca metallica ottone millerighe e la lacca metallica oro bianco.
Il tavolino girevole Luna, grazie a un perno di rotazione in ottone chiaro satinato, si articola in diverse fasi, con struttura a cornice in noce canaletto, la base in tessuto tecnico oro perla e il top in lacca Himalaya lucida. Il mobile buffet Leonard è realizzato in due versioni: con cassetti e ripiani, oppure mobile tv a scomparsa. Lucentezze diverse contraddistinguono il modello: la cornice è in ottone chiaro satinato, la struttura in lacca metallica oro bianco, le ante in lacca metallica ottone millerighe. Il tavolo ovale Lewis mette a contrasto top e cornici in lacca metallica argento con le gambe in nickel nero satinato.
Sono stati interpretati secondo questo codice materico e rieditati alcuni pezzi già presenti nella collezione. Il mobile bar ad ante Club, in paglia nera intarsiata e ottone naturale satinato, viene presentato oggi in edizione limitata di 50 pezzi numerati e firmati, prodotti artigianalmente a mano con le ante in lacca color oceano che sembra riprendere l’atmosfera della Grande Onda di Hokusai, mentre gli interni sono in tessuto tecnico oro perla e lacca bronzo. La libreria Freud, prima in paglia nera intarsiata e ottone naturale satinato, viene proposta in noce canaletto e ottone chiaro satinato. Lo slanciato Riesling, in precedenza con ante di noce intagliata a motivi bamboo oppure in shagreen è realizzato adesso in lacca metallica ottone millerighe. Egidio, il tavolino basso in pergamena naturale, viene declinato ora in noce canaletto, lacca metallica rigata e ottone chiaro satinato.
Dettagli d’autore
Nell’articolato progetto già più che decennale di Armani/Casa, dove il pragmatismo diventa poesia e la tradizione pura modernità, una sensibilità speciale per la decorazione e gli accessori esprime un’emozione profonda per l’artigianato e la cura per il dettaglio. Viene quindi presentata una linea completa per il tableware. Realizzato in porcellana di Limoges la cui trama ricorda quella di un tessuto, il servizio di piatti Louis è decorato in oro e platino. Lo completa il set da tavola Lotus, la cui tovaglietta è sviluppata secondo dimensioni più ampie rispetto allo standard, per offrire spazio sufficiente all’apparecchiatura di una cena formale. Il centrino/sottobicchiere riprende la sensuale grazia del fiore di loto per decorare la tavola. Raro e prezioso, il set di calici in vetro di Murano Loulou testimone di una tradizione straordinaria. Ogni pezzo è firmato Armani/Casa e riporta la scritta “Murano” oltre all’anno di produzione. Più informali, completano la collezione per la tavola anche i bicchieri e le ciotole Lord, con logo GA come elemento decorativo sul fondo. Il vassoio Layer, in betulla verniciata di nero, riprende il leitmotiv della collezione: il fiore di loto, serigrafato su una base di plexiglas con una trama di juta al suo interno.
Murano e l’artigianalità couture
È stata la storica abilità dei maestri vetrai in grado di ripetere ancora oggi i procedimenti di ottocento anni fa, ad affascinare Giorgio Armani. Incantato dalle meravigliose rifrazioni del vetro, lo stilista ha ripreso alcune lavorazioni di splendente bellezza, come quella con inclusioni metalliche e foglie d’oro per il portacandele e il centro tavola Lace ottenuti senza l’impiego di stampi ma soffiando a bocca. La serie Luglio che comprende centrotavola, piattino e portalumino, è realizzata con un’antica tecnica muranese delle murrine ripresa nel Quindicesimo secolo dall’arte vetraria romana. Laguna è la serie di piccole bottiglie in vetro amalgamato a metalli diversi, tra cui l’oro, per creare quelle inclusioni che sono la sua caratteristica. Le bottiglie decorative Lago invece sono frutto di una lavorazione tradizionale in fornace utilizzando vetro in pasta.
Vestire il corpo, vestire le cose
Fusione perfetta tra il concetto di arredo e quello di décor, la collezione Armani/Casa Exclusive Textiles by Rubelli racconta il legame profondo tra la moda e l’arredo. La collezione si articola in texture ispirate a ricami preziosi che caratterizzano lo stile del designer. Ad alcuni colori come il rosso rubino, il verde giada e il blu zaffiro, si aggiungono l’oro fumé e il grigio fumé. Decorano la collezione sognanti paesaggi giapponesi, disegnati sulla base di un tessuto tratto dall’archivio Rubelli. Da questo velluto dipinto a mano che risale agli inizi del Novecento è nato Lafayette (in jacquard di seta tramato con ciniglia), Larissa (stampa a campo unico su cannetè irregolari di cotone con logo GA), Lisbon (tessuto ispirato da una finitura craquelé, caratteristica degli oggetti preziosi) e Lyon, un tessuto che, sostenuto dall’idea di “vestire la casa”, riprende la morbidezza degli abiti ricamati. In questo mondo tra il quotidiano e la fantasia, il plaid Lux, 100% cashmere, a disegni jacquard di leopardi, Lumen di orsi polari. Mentre Luca, a disegni jacquard a due colori, mostra il bordo logato rifinito a punto cavallo sui quattro lati.
È stata la storica abilità dei maestri vetrai in grado di ripetere ancora oggi i procedimenti di ottocento anni fa, ad affascinare Giorgio Armani. Incantato dalle meravigliose rifrazioni del vetro, lo stilista ha ripreso alcune lavorazioni di splendente bellezza, come quella con inclusioni metalliche e foglie d’oro per il portacandele e il centro tavola Lace ottenuti senza l’impiego di stampi ma soffiando a bocca. La serie Luglio che comprende centrotavola, piattino e portalumino, è realizzata con un’antica tecnica muranese delle murrine ripresa nel Quindicesimo secolo dall’arte vetraria romana. Laguna è la serie di piccole bottiglie in vetro amalgamato a metalli diversi, tra cui l’oro, per creare quelle inclusioni che sono la sua caratteristica. Le bottiglie decorative Lago invece sono frutto di una lavorazione tradizionale in fornace utilizzando vetro in pasta.
Vestire il corpo, vestire le cose
Fusione perfetta tra il concetto di arredo e quello di décor, la collezione Armani/Casa Exclusive Textiles by Rubelli racconta il legame profondo tra la moda e l’arredo. La collezione si articola in texture ispirate a ricami preziosi che caratterizzano lo stile del designer. Ad alcuni colori come il rosso rubino, il verde giada e il blu zaffiro, si aggiungono l’oro fumé e il grigio fumé. Decorano la collezione sognanti paesaggi giapponesi, disegnati sulla base di un tessuto tratto dall’archivio Rubelli. Da questo velluto dipinto a mano che risale agli inizi del Novecento è nato Lafayette (in jacquard di seta tramato con ciniglia), Larissa (stampa a campo unico su cannetè irregolari di cotone con logo GA), Lisbon (tessuto ispirato da una finitura craquelé, caratteristica degli oggetti preziosi) e Lyon, un tessuto che, sostenuto dall’idea di “vestire la casa”, riprende la morbidezza degli abiti ricamati. In questo mondo tra il quotidiano e la fantasia, il plaid Lux, 100% cashmere, a disegni jacquard di leopardi, Lumen di orsi polari. Mentre Luca, a disegni jacquard a due colori, mostra il bordo logato rifinito a punto cavallo sui quattro lati.
La carta da parati
Proseguendo il progetto articolato che unisce l’arredo alla decorazione, Precious Fibers II di Armani/Casa Exclusive Wallcoverings Collection si avvale di una sofisticata tecnica del ricamo che permette di realizzare una texture unica, creando un vero e proprio abito per la casa. Una speciale attenzione è riservata, come sempre, alla scelta dei filati e dei supporti in seta/lurex stampata e ricamata con tecnica digitale per ottenere disegni ed effetti particolari, accompagnati dagli uniti nei toni coordinati. Ampia la gamma delle proposte in cui spicca l’oro in tutte le sue sfumature, che vira delicatamente in toni più freddi. Salomé è l’elemento architettonico regolare che, con l’intervento della luce naturale diventa irregolare, creando un sorprendente gioco di ombre e riflessi. Iolanta, realizzato su quattro pannelli di seta, è un giardino che sfuma nei toni del verde tenue e dei blu fino a diventare grigio. Lohengrin ha un effetto plissé in scala macro che crea una sensazione tridimensionale nei colori preziosi del platino e dell’oro fumé. Bohème propone una riga creata da un effetto materico stratificato, insolita per un elemento classico nel mondo della carta da parati. Infine Falstaff, che nasce dalla contaminazione con il mondo della moda e che crea un delicato effetto moiré in dimensioni inusuali.
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