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lunedì 11 aprile 2016

COS x SOU FUJIMOTO “FOREST OF LIGHT” | SALONE DEL MOBILE 2016

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COS torna al Salone del Mobile con una nuova installazione, realizzata dall’architetto giapponese Sou Fujimoto.
Ispirata dalla collezione Primavera/Estate 2016 di COS, l’installazione “Forest of Light” esplora i concetti di interazione e prospettiva; lo spazio buio è illuminato da altissimi coni di luce, pensati per interagire con i movimenti dei visitatori. Una colonna sonora creata ad hoc, una sottile coltre di nebbia e pareti di specchi contribuiscono a conferire profondità a uno spazio in cui le luci dei riflettori diventano alberi astratti di una mutevole foresta di luce. 

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L’installazione è ospitata dal Cinema Arti, costruito negli anni ’30 dall’architetto italiano Mario Cereghini, poco distante da San Babila. La location ha ispirato l’opera di Sou Fujimoto, rivelandosi lo scenario ideale per l’installazione.
COS si è ispirato al lavoro di Sou Fujimoto per molti anni. Alcuni dei progetti più noti dell’architetto giapponese, come il padiglione della Serpentine Gallery del 2013, sono stati sviluppati intorno al concetto di spazio negativo, in cui i confini non sono ben definiti e si dissolvono nell’ambiente circostante. 
Martin Andersson, responsabile della collezione uomo di COS ha detto della collaborazione: “Sou Fujimoto ha fatto propria l’estetica di COS, creando un installazione che è, allo stesso tempo, speciale nella sua semplicità e sorprendente nell’approccio. Karin Gustafsson, responsabile della collezione donna di COS, ha aggiunto: “E’ stato fantastico collaborare con Sou Fujimoto per questo progetto; non abbiamo mai avuto un’installazione che avesse la luce come protagonista e l’effetto finale è incredibile”.
Sou Fujimoto ha dichiarato: “Il padiglione di COS rappresenta la più pura realizzazione del concetto di foresta, che non è statica. La luce e i visitatori interagiscono tra loro e questa sinergia crea un legame tra la moda, lo spazio e la foresta, come una forma di architettura”.
Visitabile dal 12 al 17 aprile, l’installazione ideata da Sou Fujimoto conferma la presenza di COS al Salone del Mobile per il quinto anno consecutivo, dopo le passate collaborazioni con la Serpentine Gallery, il Frieze e la Donald Judd Foundation.

Santoni ospita la collezione Papiro di Budri, design Patricia Urquiola‏

Santoni ospita la collezione Papiro di Budri, design Patricia Urquiola (2)

In occasione del Salone del Mobile 2016, Santoni ospita all’interno della propria boutique di via Montenapoleone 6 la collezione Papiro disegnata da Patricia Urquiola per Budri, eccellenza italiana dell’intarsio del marmo.
Papiro interpreta il concetto di leggerezza del wallpaper applicato al marmo che si trasforma in una lastra intarsiata e curva di soli 0.8 mm di spessore: il rivestimento in marmo che prima era a parete si svolge fino a diventare un piano, la lavorazione tradizionale ne esalta le cromie lasciando respirare la sua tipicità, lo spazio è un’alternanza di grafismi che si srotolano fino a toccare terra. 

Santoni ospita la collezione Papiro di Budri, design Patricia Urquiola (1)

Il rivestimento Papiro nella sua variante Bonbon, caratterizzata dalle delicate tonalità dell’Onice Orange, Onice Bianco acquerellato, Onice Vaniglia e Bianco Sivec, sarà presentato al pubblico mercoledì 13 Aprile 2016 con un cocktail event nella boutique Santoni, progettata dalla stessa
designer che, con il suo tratto unico e la sua capacità di interpretare lo spazio e la materia, è in grado di valorizzare i prodotti simbolo del saper fare e della cultura artigianale italiana.
Oltre a Giuseppe Santoni e Patricia Urquiola sarà presente all’evento Alessandra Malagoli, Press and Communication Manager di Budri.
La vetrina della boutique Santoni sarà dedicata al progetto Papiro durante tutta la settimana milanese del design. 

Santoni ospita la collezione Papiro di Budri, design Patricia Urquiola (3)

domenica 10 aprile 2016

Santoni Vintage Allure‏

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Il modernariato è una delle grandi tendenze in fatto di arredamento e sono molti i designer che prendono ispirazione da questa branchia dell’antiquariato. Santoni rende omaggio al mondo dell’arredamento e al Salone del Mobile di Milano, creando la calzatura Victoria. Il sandalo dall’estetica dichiaratamente 70s, è reso unico grazie all’utilizzo dell’iconico tessuto Sagredo firmato Rubelli. Il successo della collaborazione tra Santoni e Rubelli si arricchisce di un nuovo modello, sintesi della precisa estetica di queste due eccellenze italiane.
    
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VALEXTRA - SALONE DEL MOBILE 2016 - INSIDEOUT‏

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As quoted from Alex Fury’s project for Valextra “unbuttoned” : “The style of Milan is founded in Rationalism, a Minimal form of polished perfection. What happens when that perfection is disrupted?” Lorenzo Vitturi was called to reinvent the world of Valextra’s accessories as convasses of colour and abstraction. Exploring contrasting notions of Valextra’s incarnation through a juxtaposition of mayhem and graphic order. A Valextra bag seen as a perfect assembled system from which Lorenzo extracts fragments. Mixing photography, sculpture, installation in mixed media. Organic compositions, colour vibrant, protruding from and out of the store space. INSIDEOUT meaning unleashing what is not normally revealed.
Originally from Venice and with a background in painting sets for Italian cinema, Lorenzo Vitturi now lives and works in London and Milan as a photographer and sculptor. His pictures offer a magical realist mixture of streetcast portraiture, re-photographed collages and found objects, glowing with vibrant colours. In 2013 Vitturi achieved international acclaim for his book and exhibition project Dalston Anatomy, at London’s Photographers’ Gallery.
Dalston Anatomy is a joyful celebration of East London’s Ridley Road Market, an area renowned for its pungent aromas and exotic African and Indian produce. Vitturi took to searching out its strange treasures – pigs trotters and giant snails, luridly coloured chalks and hair dyes – and bringing them back to his studio to be photographed as sculptural assemblages, or collaged on top of his portraits. These collected works are a love letter to an area that’s changing fast, and this summer Vitturi has also collaborated with Dazed’s Fashion Director Robbie Spencer on the Maison Martin Margiela editorial “Kingsland Road Overture”, shot in a fantastical set featuring items from Dalston’s pound shops.
Lorenzo Vitturi is the winner of the 2014 Photography Prize at the Hyères International Festival of Fashion and Photography, and Dalston Anatomy was shortlisted for Paris Photo–Aperture Foundation’s First PhotoBook Prize and chosen as one of the publications of 2013 by Martin Parr, the New York Times, the Telegraph and Time magazine. His work has also been featured in Vogue Paris, the New Yorker and Libération, and exhibited at Foam Photography Museum in Amsterdam.

Collezione Caviar‏ - Venini Per Buccellati

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In occasione del Salone Internazionale del Mobile di aprile 2016, Buccellati presenta una collezione di vasi, ciotole e bicchieri in argento con la preziosa collaborazione di Venini e l’utilizzo dei suoi vetri soffiati a bocca nelle fornaci di Murano da artigiani che hanno fatto di questo mestiere un’arte.  Fra il vetro e l’argento si crea un connubio di tradizioni e esperienza del saper fare che caratterizza la storia dei due marchi, simbolo di alta qualità e prestigio delle lavorazioni.
Venini è una azienda famosa a livello mondiale per il vetro soffiato a mano, con una storia che risale al 1921. Venini, durante quasi un secolo di evoluzione, si fregia di collaborazioni con i più importanti e conosciuti designer del mondo, ed ora ha siglato una partnership con Buccellati per eseguire una particolare versione della linea Caviar. In sintesi, due eccellenze di artigianalità, grandi firme dell’autentico “Made in Italy”, uniscono le loro forze e ispirazioni, esaltando così la bellezza e la leggerezza, la creatività e la manualità.  
Questa versione della collezione Caviar é una fusione dei leggeri e stupefacenti vetri di Venini e dell’arte argentiera di Buccellati.  I vetri sono soffiati con, all’interno, un foglio di argento, che esplode in frammenti durante la soffiatura, lasciando una decorazione casuale e originale sulla superficie trasparente. I vasi, le ciotole e i bicchieri così prodotti hanno tutti una base e un bordo in argento martellato, caratteristica tipica dello stile Caviar.
 

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Loewe Marquetry in Leather‏

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Loewe prende parte all’edizione 2016 del Salone del Mobile di Milano con un progetto speciale che espone la maestria pellettiera della maison nonché l’incessante ricerca di novità nell’espansione della sua arte.
In seguito alla sua partecipazione alla passata edizione—con  una serie di ciotole in pelle ispirate all’arte della ceramica — Loewe si ripresenta con una linea di mobili in quercia dal design unico caratterizzato da molteplici frammenti di  pelle di varie  forme e colori. L’innovativo progetto attualizza esistenti forme artigianali in un processo elaborato fondato su metodi tradizionali di rilegatura e falegnameria.
Il progetto conferisce un’insolita articolazione all’antica tecnica dell’intarsio nella quale intarsi di diversi materiali sono utilizzati per impreziosire i mobili. Ritagli di pelle applicati su superfici in legno di oggetti tridimensionali creano decori tratti da stampe e motivi d’archivio.
Il design radicale dell’artista pioniere e critico Roger Fry, tra cui spiccano i mobili ricoperti da audaci motivi dipinti a mano, e l’associazione di artisti e scrittori londinesi degli inizi del XX secolo conosciuti con il nome di Bloomsbury Group, hanno contribuito all’ispirazione di questo progetto. Gli atelier hanno utilizzato la rielaborata tecnica di lavorazione della pelle su sei oggetti di arredo risalenti all’inizio del XX secolo personalmente selezionati da Anderson tra i quali un grande armadio e due sedie Baillie Scott, decorati da disegni in pelle che ritraggono fiori, paesaggi e altre illustrazioni.
Nonostante l’arte dell’intarsio non sia una novità per il brand spagnolo, che ha presentato borse e accessori caratterizzati da questa antica tecnica durante le sue ultime collezioni, il progetto ha richiesto l’estrema precisione, le eccezionali abilità e l’attenzione verso i dettagli dei maestri artigiani. Hanno dovuto assicurare che ogni pezzo di pelle fosse ritagliato perfettamente per essere inserito all’interno di uno speciale mosaico. La singolare tecnica caratterizza lampade, scatole portasigari, agende e pochette in pelle, queste ultime disponibili nelle boutique Loewe.
Mentre la maggior parte dei motivi riprodotti sulla pelle sono ripresi da stampe su seta tratte dagli archivi, la ricorrente raffigurazione di una carpa si ispira ai secolari paravento in legno giapponesi che Anderson ha trovato a Hong Kong e utilizzato in passate collezioni. Ogni motivo è stato reinterpretato, ingrandito o reso astratto al fine di ottenere un aspetto contemporaneo, mentre le diverse tipologie di pelle sono state utilizzate per produrre un effetto pittorico dalle molteplici texture e sezioni contrastanti.
All’interno di un percorso di riconfigurazione dei codici dell’antica tradizione artigianale e delle tecniche moderne, mirato alla determinazione di nuovi standard creativi pensati per il futuro, il progetto di Loewe riflette lo spirito sperimentale che ha guidato la Maison nata 170 anni fa, sin dalla sua fondazione. La partecipazione al Salone del Mobile 2016 prosegue nella missione del brand di promuovere le capacità espressive e tecniche dei pellami, trasportando la tradizione verso nuove ed inesplorate frontiere. 

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