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venerdì 21 settembre 2018

GIADA HOUSE NEW BOUTIQUE

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GIADA, l'italiana portabandiera dell'estetica poeticamente minimal tra le griffe di lusso per donna attraverso i suoi preziosi tessuti, tagli puliti e forme forti, apre due piani di nuovi spazi commerciali (circa 300 metri quadrati) e raddoppia le finestre su Via Montenapoleone a Milano, una posizione strategica nell'iconico quadrilatero d'oro dell'alta moda in Italia.

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Il nuovo spazio del negozio è stato progettato dal pluripremiato architetto minimalista Claudio Silvestrin. È una traduzione architettonica e sensoriale dei valori GIADA, che presenta uno spazio artistico senza tempo e potente: bronzo ossidato naturalmente, camerino in pelle di vitello, acqua che scorre lentamente tra le rocce dolomitiche - è un luogo che si avvicina sussurrando, un santuario di semplice raffinatezza che esalta lo splendore nudo di materiali di qualità superiore, trasformando l'esperienza dello shopping in un momento di sospensione.

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La GIADA House è un luogo in cui donne dalla mente forte si trovano lontano dalla folla impazzita.

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mercoledì 12 settembre 2018

VOGUE FOR MILANO - Music & Experiences

LOCANDINA VFM

Si terrà il 13 settembre la decima edizione di Vogue Fashion’s Night Out, dallo scorso anno rinominata Vogue for Milano per sottolineare il legame ancora più forte con la città, capitale e ambasciatrice della moda Made in Italy nel mondo. La manifestazione, organizzata da Vogue Italia, con il patrocinio del Comune di Milano, si pone come obiettivo quello di rafforzare la centralità di Milano non solo per il settore della moda ma anche per la fotografia, la musica e il cinema. Oltre all’apertura straordinaria dei punti vendita, l’evento, anche quest’anno, propone mini cinema, experience nelle boutique, una mostra fotografica e una caccia al tesoro, oltre ad una music live performance prevista in Piazza del Duomo.
All’iniziativa aderiranno centinaia di negozi, i più importanti brand e le più rappresentative boutique cittadine nelle zone del centro e del quadrilatero della moda, da via Montenapoleone a via Manzoni, da via della Spiga a Corso Venezia, da Corso Vittorio Emanuele a Corso Genova. Le Associazioni dei Commercianti ogni anno collaborano attivamente nella buona riuscita dell’evento e anche in questa edizione avranno un ruolo centrale.
«Questa edizione rafforza il profondo legame tra Milano, la moda, la creatività e la formazione facendo partecipe di questa festa tutta la città, i cittadini ma soprattutto i tanti giovani creativi». Così l’Assessore al Commercio, Attività Produttive Moda e Design Cristina Tajani che aggiunge: «Vogue for Milano è un appuntamento significativo per il mondo della Moda e per i negozianti che potranno così contribuire all’allestimento dei nuovi laboratori didattici della Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello, un luogo che è una vera e propria fabbrica di idee in cui la visione artistica e artigianale si fonde con quella industriale per formare moderni artigiani del bello e del ben fatto».
«Un palinsesto sempre più ricco di eventi, una lunga giornata di attività aperte a tutti gli appassionati di moda: l’edizione 2018 di Vogue for Milano è pensata come una grande festa, democratica e inclusiva, che celebra il legame sempre più stretto tra il nostro giornale e la città», dice il Direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti. «Aprendo le loro porte, e offrendo al pubblico attività speciali realizzate ad hoc per l’evento, i brand di moda si avvicinano al pubblico, specie a quello più giovane, rendendolo partecipe delle proprie storie e valori».
Vogue for Milano incarna l’approccio democratico di Vogue Italia, non solo avvicinando il mondo della moda al grande pubblico ma basandosi su una vocazione benefica a supporto della città di Milano. I brand aderenti all’iniziativa realizzeranno oggetti in edizione limitata sul tema “Fashion Travel” - capi e accessori da utilizzare in viaggio - il cui ricavato sarà devoluto alla Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello Sforzesco della Città di Milano che è, da 136 anni, crocevia di saperi antichi e moderni, dove tradizioni senza tempo si affiancano alle sperimentazioni contemporanee più innovative e interessanti. Un luogo di incontro, crescita, una vera e propria comunità dove le manualità e le competenze più diversificate trovano accoglienza e ospitalità.
Negli anni precedenti i fondi raccolti sono andati a diverse attività benefiche sia locali che nazionali: la piantumazione di alberi nel Comune di Milano; la realizzazione e sistemazione del giardino pubblico del Villaggio Barona; il sostegno all’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi; le iniziative a favore della regione Emilia Romagna colpita dal terremoto del 2012, dal ripristino del polo scolastico di Finale all'acquisto di attrezzature per il reparto pediatrico dell’ospedale di Carpi all'apertura di una nuova sezione della Scuola dell’infanzia Sergio Neri a Mirandola; la riqualificazione del campo sportivo, degli spogliatoi e dell’area verde annessa al quartiere Quarto Oggiaro a Milano; la partecipazione al progetto del Comune di Milano per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi in difficoltà, “Milano Ti Forma Fleming e San Giusto”; il sostegno a “Differenza Donna”, associazione che aiuta le donne oggetto di violenza e in condizione di disagio e i loro figli minori; e infine le donazioni all’Istituto Monzino, per contribuire alla ricerca sulle malattie cardiovascolari, e all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.
IL PALINSESTO DELLE ATTIVITA’:
FASHION CINEMA: La moda e il cinema sono due mondi distinti ma fortemente connessi tra loro. I confini dei due ambiti sono labili, i ruoli intercambiabili e le connessioni multiple. In questo contesto i fashion film rappresentano uno strumento di comunicazione contemporaneo e aspirazionale. Vogue Italia insieme al Fashion Film Festival Milano organizza per il terzo anno consecutivo delle proiezioni cinematografiche – nel cortile del Palazzo Bagatti Valsecchi – nell’area del quadrilatero, offrendo l’opportunità di partecipare alla visione di Short Movies realizzati da tre registi emergenti del Fashion Film Festival Milano per Vogue Italia: Andrea Pecora, Eori Wakakuwa e Papa Omotayo. "Radici" è il tema della terza edizione del progetto "Through my Eyes" che evidenzierà le diverse origini culturali e creerà un percorso narrativo per ricordare da dove veniamo. I fashion film verranno successivamente presentati alla quinta edizione del Fashion Film Festival Milano con ingresso gratuito dal 20 al 25 settembre presso l’Anteo Palazzo del Cinema.
MOSTRA FOTOGRAFICA: La fotografia è l’essenza di Vogue Italia: il magazine da oltre 50 anni registra attraverso le immagini le evoluzioni e le rivoluzioni del costume, facendosi fine interprete della società. Anche per questa edizione, non poteva mancare una mostra dedicata all’arte della fotografia che verrà installata a Palazzo Morando, cuore della manifestazione. L’esposizione, a cura di Alessia Glaviano, senior photo editor di Vogue Italia e L’Uomo Vogue, e Francesca Marani, photo editor di Vogue.it, s’intitola “DREAMLIKE”, e presenta i lavori di quattro autori capaci di trasportare lo spettatore all’interno di un universo onirico, a tratti pittorico o cinematografico. Set costruiti, personaggi surreali, collage di pura fantasia dove i confini tra realtà e finzione diventano labili. Le opere in mostra sono di Guoman Liao (in collaborazione con Chanington), Julia Fullerton-Batten, Richard Tuschman e Uldus Bakhtiozina. Fotografi che fanno parte della community di PhotoVogue, la piattaforma fotografica di Vogue.it che conta oltre 158.000 iscritti provenienti da ogni parte del mondo.
FASHION EXPERIENCES: Le boutique del Quadrilatero si animeranno non soltanto con limited edition e momenti dedicati allo shopping, ma anche grazie ad un palinsesto di appuntamenti esclusivi ed incontri a tema. Dei brand ospiteranno all’interno dei propri negozi vere e proprie experience, a cui il pubblico potrà prendere parte.
LIVE MUSIC PERFORMANCE: Le artiste italiane Annalisa, Marianne Miriage e la star britannica Jess Glynne si esibiranno in una live performance alle 21.45 sulla Terrazza Aperol, in Piazza del Duomo, che celebrerà la centralità della musica come linguaggio artistico. Lo spettacolo sarà anche proiettato su un maxischermo visibile al pubblico presente.
CACCIA AL TESORO: Le vie del centro di Milano si animeranno grazie a uno dei giochi a squadre più famose al mondo: la Caccia al Tesoro. Sarà possibile seguire le squadre che saranno capitanate da “amici” di Vogue Italia, tramite le piattaforme social e l’account Instagram della testata. Tutti i partecipanti avranno l’opportunità di assistere da una postazione privilegiata alla live performance musicale in Piazza del Duomo.
Inoltre, ad un anno dal party “The New Beginning” per celebrare il nuovo corso di Vogue Italia, le 12 copertine più rappresentative diventeranno delle installazioni in cui scattarsi foto e realizzare Instagram Stories. Saranno scelti i contributi dei 3 utenti ritenuti più creativi e postati con l’hashtag #youinvogue che avranno la possibilità di partecipare a un’experience esclusiva durante la Fashion Week.
Durante tutta la serata nelle edicole di San Babila, Piazzetta di Brera, Via Croce Rossa e Corso Matteotti sarà possibile acquistare la rivista con una shopper disegnata dall’illustratore Andrea Tarella, scelto da Vogue Italia.
PARTNER: Il coinvolgimento, consolidato negli anni, di partner noti a livello internazionale conferma il successo di questa iniziativa voluta da Vogue Italia. Partner dell'edizione 2018 sono: Huawei, SEAT, Amazon Moda.
Huawei in qualità di mobile partner dell’evento, sarà presente con i nuovi smartphone P20 e P20 PRO con cui riprenderà il dietro le quinte della Live Performance prevista in Piazza del Duomo, che verrà poi pubblicato su Vogue.it. La serata sarà anche l’occasione per raccontare l’iniziativa di Huawei “Design It Possible”: una nuova piattaforma per dare spazio alla creatività degli utenti attraverso la condivisione di progetti di design. Huawei, infine, sarà da Banner - Gruppo Biffi Boutiques - in via Sant’Andrea 8/A: la tatoo artist la Bigotta, in occasione della Vogue for Milano 2018, realizzerà una performance di live painting nelle vetrine della celebre boutique progettata dall’architetto Gae Aulenti.
SEAT sarà presente con tre nuove SEAT Arona dalle grafiche selezionate tra quelle inviate da artisti e designer al contest #LivetheCarDrivetheArt, lo scouting creativo in collaborazione con Vogue Italia. Una SEAT Arona sarà esposta a Palazzo Morando, mentre altre due gireranno per le vie di Milano con a bordo due influencers che realizzeranno un reportage live dalle location più cool. Arona, l’ultima nata in casa SEAT, è il crossover dedicato agli amanti delle sfide sempre in movimento, perché combina le caratteristiche di una city car con lo stile e la grinta di un SUV.
Amazon Moda porterà, come iniziativa speciale, la Vogue For Milano in tutta Italia. La redazione di Vogue Italia selezionerà alcuni abiti e accessori delle nuove collezioni A/I 2018-2019 dei brand disponibili su Amazon.it, dando così vita a “Selection by Vogue Italia”, che sarà presentata in anteprima durante l’evento in un corner dedicato nelle sale di Palazzo Morando e sarà acquistabile su amazon.it dal 13 settembre.
INIZIATIVE SPECIALI: Parfums Christian Dior, Singapore Airlines e MonteNapoleone14.
Durante Vogue For Milano, nel cortile di Palazzo Bagatti Valsecchi, gli ospiti potranno scoprire Joy by Dior, il nuovo profumo di Christian Dior.
Singapore Airlines durante la serata celebrerà il 50esimo anniversario del Sarong Kebaya, celebre uniforme indossata dalle hostess a bordo e disegnata dallo stilista francese Pierre Balmain. In un corner allestito per l’evento verranno infatti esposte le 4 divise più iconiche e rappresentative dello stile senza tempo della compagnia aerea.
MonteNapoleone14 – Bistro e Concept Store è un luogo dove degustare eccellenze e dove moda, jewelry e beauty convivono in piena armonia. Lo spazio sarà uno dei punti nevralgici di Vogue For Milano, dove poter scoprire le esclusive collezioni dei gioielli Fraleoni e dei capi beachwear Linda Raff.
Radio Monte Carlo sarà la radio ufficiale della manifestazione con una colonna sonora raffinata e internazionale curata dai migliori sound design italiani.
Veuve Clicquot con Yellow Label, l’etichetta gialla simbolo della Maison, sarà la bollicina ufficiale di Vogue for Milano.
Maggiori informazioni sono disponibili sul sito https://www.vogue.it/vogueformilano2018

sabato 21 luglio 2018

VOGUE FOR MILANO 2018

Cristina Tajani;Emanuele Farneti

Si terrà il prossimo 13 settembre la decima edizione di Vogue Fashion’s Night Out, dallo scorso anno rinominata Vogue for Milano per sottolineare il legame ancora più forte con la città, capitale e ambasciatrice della moda Made in Italy nel mondo. La manifestazione, organizzata da Vogue Italia, con il patrocinio del Comune di Milano, si pone come obiettivo quello di rafforzare la centralità di Milano non solo per il settore della moda ma anche per la fotografia, la musica e il cinema. Oltre all’apertura straordinaria dei punti vendita, l’evento, anche quest’anno, propone mini cinema, experience nelle boutique, una mostra fotografica e una caccia al tesoro, oltre ad una music live performance prevista in Piazza del Duomo.
All’iniziativa aderiranno centinaia di negozi, i più importanti brand e le più rappresentative boutique cittadine nelle zone del centro e del quadrilatero della moda, da via Montenapoleone a via Manzoni, da via della Spiga a Corso Venezia, da Corso Vittorio Emanuele a Corso Genova. Le Associazioni dei Commercianti ogni anno collaborano attivamente nella buona riuscita dell’evento e anche in questa edizione avranno un ruolo centrale.
«Questa edizione rafforza il profondo legame tra Milano, la moda, la creatività e la formazione facendo partecipe di questa festa tutta la città, i cittadini ma soprattutto i tanti giovani creativi». Così l’Assessore al Commercio, Attività Produttive Moda e Design Cristina Tajani che aggiunge: «Vogue for Milano è un appuntamento significativo per il mondo della Moda e per i negozianti che potranno così contribuire all’allestimento dei nuovi laboratori didattici della Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello, un luogo che è una vera e propria fabbrica di idee in cui la visione artistica e artigianale si fonde con quella industriale per formare moderni artigiani del bello e del ben fatto».
«Un palinsesto sempre più ricco di eventi, una lunga giornata di attività aperte a tutti gli appassionati di moda: l’edizione 2018 di Vogue for Milano è pensata come una grande festa, democratica e inclusiva, che celebra il legame sempre più stretto tra il nostro giornale e la città». Dice il Direttore di Vogue Italia Emanuele Farneti. «Aprendo le loro porte, e offrendo al pubblico attività speciali realizzate ad hoc per l’evento, i brand di moda si avvicinano al pubblico, specie a quello più giovane, rendendolo partecipe delle proprie storie e valori».
Vogue for Milano incarna l’approccio democratico di Vogue Italia, non solo avvicinando il mondo della moda al grande pubblico ma basandosi su una vocazione benefica a supporto della città di Milano. I brand aderenti all’iniziativa realizzeranno oggetti in edizione limitata sul tema “Fashion Travel” - capi e accessori da utilizzare in viaggio - il cui ricavato sarà devoluto alla Scuola Superiore di Arte Applicata del Castello Sforzesco della Città di Milano che è, da 136 anni, crocevia di saperi antichi e moderni, dove tradizioni senza tempo si affiancano alle sperimentazioni contemporanee più innovative e interessanti. Un luogo di incontro, crescita, una vera e propria comunità dove le manualità e le competenze più diversificate trovano accoglienza e ospitalità.
Lo scorso anno i proventi sono stati destinati a un progetto di riqualificazione delle periferie della città, in particolare alla realizzazione della copertura della pedana del Mercato Comunale di Lorenteggio - progettata da Renzo Piano - per consentire di ospitare spettacoli e attività sociali oltre che a utilizzare lo spazio anche nei periodi invernali. Negli anni precedenti i fondi raccolti sono andati a diverse attività benefiche sia locali che nazionali. A partire dalla piantumazione di alberi nel Comune di Milano e alla realizzazione e sistemazione del giardino pubblico del Villaggio Barona, all’Associazione Amici di Brera e dei Musei Milanesi, alla regione Emilia Romagna colpita dal terremoto del 2012, al Comune di Finale per il ripristino del polo scolastico, al reparto pediatrico dell’ospedale di Carpi per l’acquisto di attrezzature e al Comune di Mirandola per la gestione di una nuova sezione della Scuola dell’infanzia Sergio Neri. E ancora, alla riqualificazione del campo sportivo, degli spogliatoi e dell’area verde annessa al quartiere Quarto Oggiaro a Milano, al progetto del Comune di Milano per l’inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi in difficoltà, “Milano Ti Forma Fleming e San Giusto” e a “Differenza Donna”, l’Associazione che si rivolge alle donne oggetto di violenza e in condizione di disagio e ai loro figli minori, all’Istituto Monzino per contribuire alla ricerca sulle malattie cardiovascolari e all'ospedale pediatrico Meyer di Firenze.


IL PALINSESTO DELLE ATTIVITA’:

FASHION CINEMA: La moda e il cinema sono due mondi distinti ma fortemente connessi tra loro. I confini dei due ambiti sono labili, i ruoli intercambiabili e le connessioni multiple. In questo contesto i fashion film rappresentano uno strumento di comunicazione contemporaneo e aspirazionale. Vogue Italia insieme al Fashion Film Festival Milano organizza per il terzo anno consecutivo delle proiezioni cinematografiche – nel cortile di Bagatti Valsecchi – nell’area del quadrilatero offrendo l’opportunità di partecipare alla visione di Short Movies realizzati dai registi emergenti del Fashion Film Festival Milano per Vogue Italia. "Radici" è il tema della terza edizione del progetto "Through my Eyes" che evidenzierà le diverse origini culturali e creerà un percorso narrativo per ricordare da dove veniamo. I fashion film verranno successivamente presentati alla quinta edizione del Fashion Film Festival Milano con ingresso gratuito dal 20 al 25 settembre presso l’Anteo Palazzo del Cinema.

MOSTRA FOTOGRAFICA: La fotografia è l’essenza di Vogue Italia: il magazine da oltre 50 anni registra attraverso le immagini le evoluzioni e le rivoluzioni del costume, facendosi fine interprete della società. Anche per questa edizione, non poteva mancare una mostra dedicata all’arte della fotografia che verrà installata a Palazzo Morando, cuore della manifestazione. L’esposizione, a cura di Alessia Glaviano, senior photo editor di Vogue Italia e L’Uomo Vogue, e Francesca Marani, photo editor di Vogue.it, s’intitola «DREAMLIKE», e presenta i lavori di quattro autori capaci di trasportare lo spettatore all’interno di un universo onirico, a tratti pittorico o cinematografico. Set costruiti, personaggi surreali, collage di pura fantasia dove i confini tra realtà e finzione diventano labili. I fotografi in mostra fanno parte della community di PhotoVogue, la piattaforma fotografica di Vogue.it che conta oltre 158.000 iscritti provenienti da ogni parte del mondo.

FASHION EXPERIENCES: Le boutique del Quadrilatero si animeranno non soltanto con limited edition e momenti dedicati allo shopping, ma anche grazie ad un palinsesto di appuntamenti esclusivi. Dei brand ospiteranno all’interno dei propri negozi vere e proprie experience, a cui il pubblico potrà prendere parte.

LIVE MUSIC PERFORMANCE: Una live performance in terrazza celebrerà la centralità della musica come linguaggio. L’esibizione sarà anche proiettata su un maxischermo in Piazza del Duomo e sarà visibile gratuitamente al pubblico presente. I protagonisti dello scorso anno sono stati Liam Gallagher, ex voce degli Oasis, Omar Pedrini e Madison Beer.

CACCIA AL TESORO: Le vie del centro di Milano si animeranno grazie a uno dei giochi a squadre più famose al mondo: la Caccia al Tesoro. Per l’occasione scenderanno in campo 5 squadre, ognuna capitanata da influencer e it girls d’eccezione che per la serata guideranno coloro che si iscriveranno nella sezione dedicata del sito. L’attività sarà “raccontata” live sulle piattaforme social degli influencer e potrà essere seguita dalla community direttamente seguendo l’account Instagram di Vogue Italia. La squadra migliore verrà invitata a fine serata nel backstage della live performance.
Inoltre, ad un anno dal party “The New Beginning” per celebrare il nuovo corso di Vogue Italia, le 12 copertine più rappresentative diventeranno delle installazioni in cui scattarsi foto e realizzare Instagram Stories. Saranno scelti i contributi dei 3 utenti ritenuti più creativi e postati con l’hashtag #youinvogue che avranno la possibilità di partecipare a un’experience esclusiva durante la Fashion Week.
Durante tutta la serata sarà possibile acquistare la rivista con una shopper disegnata da un illustratore scelto da Vogue Italia.

PARTNER: Il coinvolgimento, consolidato negli anni, di partner noti a livello internazionale conferma il successo di questa iniziativa voluta da Vogue Italia. Partner dell'edizione 2018 sono: Huawei e Amazon Moda.
Huawei, in qualità di mobile partner dell’evento, sarà presente con i nuovi smartphone P20 e P20 PRO con cui riprenderà il dietro le quinte della Live Performance prevista in Piazza del Duomo, che verrà poi pubblicato su Vogue.it. La serata sarà anche l’occasione per raccontare l’iniziativa di Huawei “Design It Possible”: una nuova piattaforma per dare spazio alla creatività degli utenti attraverso la condivisione di progetti di design.
Amazon Moda porterà, come iniziativa speciale, la Vogue For Milano in tutta Italia. La redazione di Vogue Italia selezionerà gli item più cool su Amazon.it, dando così vita a “Selection by Vogue Italia”, che sarà presentata durante l’evento in un corner dedicato nelle sale di Palazzo Morando.
Attraverso il sito https://www.vogue.it/vogueformilano2018 i punti vendita possono confermare la loro adesione per entrare a far parte ufficialmente del circuito dell’evento. Il sito sarà poi costantemente aggiornato con le novità dell’edizione 2018.

domenica 24 giugno 2018

Frette rinnova la storica boutique di Via Manzoni a Milano

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Frette, il noto marchio italiano di biancheria di lusso per la casa, rinnova la boutique di via Manzoni, riscoprendo così le radici storiche dell’azienda con una visione saldamente orientata al futuro.
Il flagship store si sviluppa su 250 metri quadrati complessivi. Molti gli elementi che sono stati riportati allo stato originale in un progetto volto a riscoprire le strutture dell’edificio. La facciata esterna in marmo, volutamente lasciata inalterata rispetto al passato, riporta le vetrine a filo strada come nel progetto originale del 1870.

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Per gli interni la predominanza è quella dei toni naturali: gli arredi sono realizzati in legno Afara con venature marcate e finitura lucida; un’importante colonna interna e altri elementi decorativi sono invece realizzati in marmo emperador brown. I mobili sono in legno laccato lucido con dettagli in alcantara e ottone spazzolato. Il beige ha una netta predominanza con dettagli che vanno dal castagna ai marroni più scuri.

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Per il pavimento si è scelto il silipol nei toni chiari. Frette è il primo negozio di arredamento ad utilizzalo. Materiale rivoluzionario - combinazione quasi magica di polveri di marmo, granito e cemento - fu scelto negli anni Sessanta dell’architetto Franco Albini per le stazioni della linea 1 della metropolitana milanese.
Un legame forte, quello con la città di Milano, scelta nel lontano 1877 come sede della prima boutique del brand in Italia, dove ancora oggi in un’atmosfera rinnovata e contemporanea, i clienti possono trovare le collezioni di biancheria da letto e da bagno, gli accessori e la linea da camera.

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Nel nuovo negozio sarà inoltre presente anche l’esclusiva area Bespoke per creare prodotti su misura. Frette annovera 12 flagship stores esclusivi in Europa e Stati Uniti- oltre a più di 100.

domenica 13 maggio 2018

Milanomuta - Polaroid to Share

Milanomuta

In un momento di overdose di comunicazione, proposte e stimoli, come quello che ha caratterizzato la design week milanese, ha trovato spazio anche un progetto fotografico delicato e sussurrato, nato da un’idea di Gianluca Vassallo con SHARE, agenzia di comunicazione specializzata nel design, per raccontare una città diversa: una Milano in sordina, fatta di dettagli, di storie, di “coeur in man” e di solitudini, di destini in arrivo e in partenza, che cambia ma rimane sempre un po’ se stessa: MILANOMUTA.
Gianluca Vassallo - artista sardo con uno sguardo privilegiato e attento sulla città del design – ha scattato una serie di polaroid, pezzi unici così come unici sono gli istanti immortalati dal suo obiettivo, ritratti “fuori-fuorisalone”, lontano dalle luci, dal glamour, dalla frenesia della settimana.

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Le fotografie di MILANOMUTA sono diventate, per l’intero periodo della design week, protagoniste assolute del profilo Instagram di SHARE, abbinate a frasi, versi di canzoni, pensieri associati alla città di Milano.

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Per la nostra Milano Design Week 2018 abbiamo pensato di regalare uno sguardo diverso”, raccontano Gianluca Vassallo e SHARE.
Uno sguardo a dettagli e angoli meno conosciuti della città che tutti noi abbiamo percorso, incrociandoci, nelle giornate del salone e del fuorisalone, momento clou dell’intero anno per chi vive di design e periodo di grande frenesia. Abbiamo voluto prendere fiato e osservare da un punto di vista diverso la corsa alla ricerca di novità, di idee e di bellezza per regalare un frammento, uno scorcio, una visione mutevole della città in cui ci muoviamo.

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Gianluca Vassallo
Fondatore e direttore artistico di White Box Studio, attraverso il quale offre il proprio sguardo e quello di altri talenti alle aziende del design, della moda, dell'editoria e alle istituzioni culturali, ha collaborato e collabora con importanti brand per raccontarne storie, mondi e produzioni da un altro punto di vista.
Sardo d’adozione e ottimista patologico. Uso il corpo, il video e la fotografia per fare arte e per comprendere e comunicare le aziende. Amo New York e Douala, la gentilezza e la rivoluzione. Sogno un mondo senza estranei e pieno di domande. Sono stanco di viaggiare dal mio primo viaggio, quando ho capito di non poter smettere più.

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martedì 8 maggio 2018

JACOB COHËN APRE IL PRIMO FLAGSHIP STORE A MILANO

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Jacob Cohën ricomincia da Jacob Cohën. Con l’apertura del primo flagship store, in via della Spiga a Milano, il brand italiano- di proprietà della Jacob Cohën Company spa- intende infatti tornare ai valori fondanti della sua filosofia: il culto della qualità dei materiali, cercati nei luoghi – dal Giappone all’Italia - dove il denim, le morbide lane e i ricchi cotoni sono massime espressioni di cultura tessile. La sartorialità da atelier che garantisce un fit perfetto sia nei jeans, sia nella camiceria o negli abiti femminili. La maniacalità dei dettagli - dalle rifiniture manuali alle impunture a contrasto, dai rivetti in metalli pregiati fino ai versi Go to bed with a dream, wake up with a purpose (Addormentati con un sogno, svegliati con un progetto) cuciti all'interno di ogni modello: li ha composti Nicola Bardelle, il visionario imprenditore che ha trasformato il marchio fondato da suo padre Tato nel 1985 nel sinonimo del primo Luxury Jeans della storia: un'invenzione che ha permesso ai capi fino ad allora considerati solo “sportivi” di essere presenti nei più prestigiosi store internazionali accanto ai nomi leggendari del prêt-à-porter.

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Se Nicola è mancato prematuramente nel 2012, oggi è sua moglie, Jennifer Tommasi Bardelle che con lui aveva contribuito al lancio del marchio, a raccogliere- con lo stesso straordinario entusiasmo e generosità- il testimone di un’idea e uno stile che nel corso degli anni è stato copiato e ripreso da altre aziende, cui però è sempre mancato lo spirito di ricerca e l'ossessione per la perfezione che solo Jacob Cohën poteva e può garantire.
Jennifer, su suo impulso, punta oggi a completare l’ambizioso obiettivo che Nicola si era posto: trasformare Jacob Cohën, nel mondo, da firma importante a segno distintivo di un vero e proprio lifestyle, non confinato al solo abbigliamento uomo e donna, all'insegna della raffinatezza più estrema, di un'eleganza contemporanea, di un'inimitabile classe.
Il DNA della moda, nel nuovo spazio milanese, verrà infatti trasferito anche ad altri prodotti: una linea “Junior”, accessori, candele preziose, profumi per la casa, e addirittura una collezione stationery. Ognuno di loro è realizzato seguendo i princìpi dell'azienda: lavorazioni artigianali e dettagli curati fino allo spasimo. Perfino la “salpa”, l'etichetta su cui è stampata il logo, è cucita a mano e diventa preziosa come un gioiello.
«Con il nostro store monobrand», assicura Jennifer Tomasi Bardelle, «intendiamo non solo rilanciare l’appeal del Tailored Denim declinato per uomo, donna e bambino, ma un vero e proprio universo dove si trovino abiti e oggetti in linea con un gusto esigente e individuale, in linea con il nostro amore per una creatività che diventa reale solo se è realizzata con il massimo dell'impegno. Anche la collezione donna verrà potenziata con nuovi modelli, sempre sviluppati dal nostro team stilistico e, come tutto quello che è siglato dal nostro logo, rigorosamente Made in Italy. Dopo Milano sono previste altre aperture, a Londra e in seguito a Parigi».

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Un colore - una sfumatura particolare di blu cobalto, brevettata in esclusiva – è il leitmotiv dello shop: si rincorre dagli arredi, ai capi, fino alle shopper, confezionate in carta così pregiata da poter essere riciclabili.
Il volume interno prevede due piani e intende essere elitario solo nelle proposte, ma non nella fruizione: sono state eliminate barriere architettoniche e ostacoli strutturali, tanto che si può dire che lo store sia il primo, nel mitico quadrilatero della moda, a offrire la possibilità di ingresso anche a portatori di disabilità motorie.
Alle pareti, l'amore per le tappezzerie vintage inglesi si traduce nella composizione quasi floreale delle “J”, simbolo del marchio, combinate come i petali di un fiore immaginario “scolpito” nel cemento, materiale scelto come punto di raccordo tra l'esterno e l'interno, nella continuità tra la città e un ambiente confortevole e sofisticato.
«Più che un luogo di vendita, sarà un'area dove condividere emozioni: una ledwall trasmetterà in loop immagini fortemente evocative di sensazioni piacevoli, avventurose, esotiche. Le vetrine saranno curate dall'architetto e window-artist JoAnn Tan», continua Jennifer Tommasi Bardelle.
Appena entrati, si troveranno le collezioni in denim disposte intorno a tavoli esaltati da dettagli in ottone, insieme al cemento, altro materiale principe. Al piano superiore sono presenti i display per gli accessori, una “Tailor Room” e, grazie a un uso di pannelli mobili, vi sarà la possibilità di delimitare una zona riservata.

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Da un lato, se l'aspetto della qualità è in un certo senso, sottinteso a chi conosce i capi di abbigliamento Jacob Cohën, dall'altro oggi lo shopping si fa sempre più “esperienziale” e richiede, da parte dell'acquirente, anche privilegi immateriali: pioniere anche in questo, Jacob Cohën continua, come un rito che si perpetua nel tempo, a esprimere quelle piccole-grandi accuratezze che ne caratterizzano l'espressività estetica. Ogni paio di jeans è profumato con la tipica fragranza che, d'ora in poi, sarà possibile trovare anche in flacone perché possa essere rinnovata dopo oltre venti lavaggi.
La visione di Nicola Bardelle, il suo pensiero, la sua estetica è dunque aggiornata in questo concept store che vuole trasmettere la sensibilità all'espressione più incisiva e cordiale del piacere che i fan del marchio provano nei confronti della magnificenza e dell'amorevolezza delle cose fatte con attenzione e passione artigianale. Per superare la caducità delle tendenze e attestarsi come un classico quotidiano. Perché oggi giorno meritiamo di sentirci unici, importanti. E a nostro agio.

giovedì 26 aprile 2018

Alcantara e l’arte nell’Appartamento del Principe: Nove viaggi nel tempo

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Dal 5 Aprile al 13 Maggio 2018
Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano

In Nove viaggi nel tempo, una eccezionale combinazione di talenti, 10 sensibilità artistiche del nostro tempo, si esprimono attraverso 9 progetti (Esther Stocker e Iris van Herpen hanno prodotto la loro opera in collaborazione), con linguaggi differenti: dalle trasfigurazioni della pittura alla moda, dal digital design alla musica, guidate dalla specificità di un unico medium, Alcantara®. Hanno infatti tutti analizzato il materiale in ogni sua declinazione e potenzialità, ne hanno esplorato i processi di invenzione e fabbricazione, hanno lavorato con tecnici ed esperti, in percorsi autonomi o attraverso collaborazioni.
I 10 artisti sono: Aaajiao, Andrea Anastasio, Caterina Barbieri, Krijn de Koning, Li Shurui, Chiharu Shiota, Esther Stocker e Iris van Herpen, Zeitguised, Zimoun. Ognuno – con l’inedita coppia Stocker/van Herpen – ha creato un’opera site specific, dialogando con l’Appartamento del Principe, un luogo carico di spunti creativi: rampa di lancio per viaggi tra laboratori di scienze anomale, anaconde, mutazioni, sinusoidi, apparizioni oracolari, metronomi sghembi, giravolte della natura in artificio e viceversa. Una successione di scenari fantastici, tra architetture effimere e dispositivi sonori interattivi.



Come nelle altre due mostre, Codice di avviamento fantastico e Ho visto un re, anche qui una delle tracce principali, “il tempo”, è il risultato della conversazione tra gli artisti, che hanno avuto, l’occasione di incontrarsi sia a Palazzo Reale che nello stabilimento Alcantara, all’inizio del progetto e, alle volte, durante il suo svolgimento.
Ma “il tempo” è anche il risultato della conversazione tra artisti e materiale, artisti e luoghi, artisti e curatori. In questo caso l’Appartamento del Principe ha generato una riflessione sulle diverse dimensioni del tempo: sul “nostro” tempo, quotidiano e pratico, breve, opposto, o complementare, al “tempo scientifico”, dilatato e impercepibile.
Come per le altre due mostre, il pensiero al centro del percorso espositivo siamo noi. Nove viaggi nel tempo è immaginata come un tragitto esperienziale solcato da spiriti disposti a lasciarsi avvolgere dalla meraviglia. Ogni ambiente si rivela una sorpresa che ci proietta in diverse e divertite dimensioni spazio-temporali. Un tragitto a volte astratto, ma mai irraggiungibile, che ci sospinge tra mondi ed esperienze estetiche sorprendenti.
La realtà microscopica messa in scena da Aaajiao, il muro di micro-variazioni percussive di Zimoun, le geometrie zoomorfe di Esther Stocker e Iris van Herpen. Il mondo mutato della misteriosa chimera di Andrea Anastasio e delle fitte ragnatele di Chiharu Shiota. L’anamorfosi digitale di Zeitguised, l’universo elettronico di Caterina Barbieri e del suo sintetizzatore interattivo. Il tempo della quarta dimensione, lontano dal nostro vissuto e dalla nostra capacità di comprensione, evocato da Li Shurui. I riferimenti spazio-temporali dell’architettura che avvolge la mostra che svaniscono nella stanza di Krijn de Koning.

“Ancora una volta, con questo progetto, i prestigiosi spazi dell’Appartamento del Principe vivono un’atmosfera magica, adatta ad accogliere e condurre per mano, di stanza in stanza, tutto il pubblico che vorrà lasciarsi avvolgere dal fascino di questo universo immaginifico. Siamo molto felici di partecipare alla produzione culturale del nostro Paese, affermando l’identità del marchio tramite
l’innovazione e la sperimentazione. Attraverso l’arte contemporanea il materiale Alcantara® permette ad artisti e creativi di misurarsi con infinite possibilità espressive, come hanno dimostrato i capitoli precedenti di questo nostro felice dialogo con Palazzo Reale.” – così si è espresso Andrea Boragno, Presidente e Amministratore Delegato di Alcantara.
“Questo ciclo di mostre è il progetto più complesso e intrigante al quale abbiamo lavorato insieme negli ultimi anni. Unire Alcantara, l’azienda e il materiale, 25 artisti, più di 20 produzioni originali, e l’obiettivo di interesse pubblico dovuto all’ospitalità di Palazzo Reale, è stata una sfida che pensiamo abbia aperto nuove prospettive nel mondo delle commissioni e del rapporto pubblico-privato. Nove viaggi nel tempo segue le altre due mostre come lo svolgersi di un pensiero o di un sogno, ed è forse la sintesi di quello che abbiamo fatto in tutto il ciclo: un processo che ha spinto sempre più avanti la conversazione tra artisti, Alcantara® e gli spazi dell’Appartamento del Principe. Abbiamo la presunzione di pensare che chi la visiterà, passerà di sorpresa in sorpresa, come è successo a noi nel prepararla, insieme agli artisti, ai responsabili di Alcantara, ai tecnici e ai nostri collaboratori. È una mostra “di anticipazione”, come si diceva un tempo della fantascienza.” – hanno commentato i curatori della mostra, Davide Quadrio e Massimo Torrigiani.

La prima stanza dell’Appartamento del Principe accoglie l’opera che apre il percorso espositivo: Desiderio (Desire) di Aaajiao Accolti in un ambiente lattiginoso, dalle pareti avvolte di Alcantara® bianca, siamo proiettati in una dimensione spaziale clinica e microscopica, fronteggiati dall’unità fondamentale dell’Alcantara®: il suo DNA. Il suo primo tempo.
Una grande capsula trasparente dalla forma organica avvolge un corpo dai contorni sfumati, fase embrionale del processo produttivo del materiale: si tratta del ‘fiocco’, la forma primaria di Alcantara® che ne precede la fase di agugliatura, il processo che
tramite un sistema di aghi mobili conferisce forma e compattezza al materiale.

Desiderio_Aaajiao

Nella stanza successiva, l’opera di Zimoun: 156 motori DC, cavi, scatole in MDF di 30x30x3cm (156 prepared dc-motors, wires, mdf boxes 30x30x3cm). Una parete taglia lo spazio diagonalmente e letteralmente ‘canta’ le proprietà sonore dell’Alcantara®, battendone il tempo. Qui, il materiale – utilizzato nella sua forma grezza, priva di colore e finiture – si configura come una pelle, a ricoprire una teoria di tamburi percossi meccanicamente, grazie a un sistema di motori in corrente continua. Al riverberare dell’insolito rivestimento, moltiplicato decine e decine di volte lungo lo spazio, un susseguirsi di emissioni acustiche: potenzialmente infinito, ripetitivo, ma mai uguale a se stesso. La stanza, e il materiale, diventano un inedito e gigantesco strumento musicale dalle sonorità ipnotiche.

ZimounZimoun_01

Il terzo ambiente è il palcoscenico della collaborazione tra la designer Iris van Herpen e l’artista Esther Stocker: Indefinitamente estesa (Extended Indefinitely).
Un abito scultura, realizzato attraverso un meticoloso processo di lavorazione artigianale dell’Alcantara®, sembra lanciarci al cospetto del simulacro di una civiltà sconosciuta, futura o di un tempo dimenticato. Il vestito, una presenza fantasmagorica, prende vita estendendosi in tutte le direzioni in un ambiente oscuro, ritmato da sottili fettucce di Alcantara® bianca e da una coreografia di fasci luminosi, lame bianche di uno spazio e di un tempo indefiniti.

IrisVanHerpen_EstherStockerIrisVanHerpen_EstherStocker_02

Le due stanze a seguire sono affidate ad Andrea Anastasio e al suo Eden. Ispirata a una gigantesca anaconda, metafora della civiltà dei consumi, che tutto ingurgita, l’opera si presenta come sintesi di elementi di produzione industriale, uniti a rimandi decorativi all’Appartamento del Principe e punteggiati da splendidi innesti floreali. Siam condotti lungo un sentiero che attraversa un
paesaggio di suppellettili urbane, nobilitate e trasformate in materia viva da una lussuosa quanto inquietante ‘muta’ di Alcantara®: un pitone mutato e laminato. Oggetti comuni a ogni essere vivente oggi, umano e non. Il lusso onnivoro.

AndreaAnastasio_Eden_01AndreaAnastasio_Eden_02AndreaAnastasio_Eden_03

Il sogno di Chiharu Shiota, Riflessione di spazio e tempo (Reflection of Space and Time), è l’approdo successivo. Concepita come un luogo universale che conserva le memorie dell’umanità, una fitta ragnatela monocromatica – segno distintivo della produzione dell’artista, che vede in questa occasione l’uso di 110 km di fettuccia di Alcantara® (detta anche ‘guardolo’) applicata in fase di installazione – attraversa e avvolge una struttura all’interno della quale si stagliano due iconici costumi bianchi in Alcantara®. La loro immagine si riflette e moltiplica negli specchi collocati al centro della struttura e lungo le pareti della stanza, alterando la percezione fisica e temporale dello spazio circostante, in un continuo rimbalzo di scorci e illusioni. Di veglia e sogno.

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La settima stanza è la proiezione materiale di un calcolo informatico di geometria procedurale, dal titolo Oltre il giardino nucleare (Beyond the Nuclear Garden) del collettivo berlinese Zeitguised. L’opera è frutto di un algoritmo sviluppato per questa occasione, che fa emergere dal pavimento della stanza da cui è generata un’isola distorta di colori e forme. Siamo accolti da un geiser cromatico su cui posa un cilindro dalle forme organiche, eco della stanza successiva, scenario dell’opera di Caterina Barbieri. Frutto di un’inedita quanto spontanea collaborazione nata nel corso della progettazione della mostra.
La scena dell’opera di Zeitguised si estende nell’opera, dallo stesso titolo, Oltre il giardino nucleare (Beyond the Nuclear Garden), della musicista Caterina Barbieri, che condivide con lo studio tedesco l’amore per la sintesi digitale. Amore che si riflette nella sua attenta e accurata ricerca sulla natura sintetica del suono. E in questo contesto, sull’Alcantara®.
Anche qui, è la stanza a dare forma all’installazione. Barbieri ha processato una serie di registrazioni ambientali realizzate nello stabilimento di Alcantara a Nera Montoro (Terni). La sua musica è costruita seguendo una intonazione originale ispirata alle leggi della intonazione naturale e intorno alle frequenze di un synth-scultura, col quale siamo invitati a interagire. Un viaggio tra diversi materiali acustici, oscillanti tra armonia e rumore, melodia e ritmo, dove le connotazioni più tradizionali della musica sono distorte o contorte in diversi modi diversi, come i pavimenti e le pareti decorate dell’Appartamento, reinventate secondo i disegni di Zeitguised.

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Proseguendo, ci ritroviamo in un ambiente dalle connotazioni sacre: un grande tholos dalla complessa struttura curvilinea occupa il volume della stanza affidata a Li Shurui. Rivestito in Alcantara® stampata con i motivi optical che caratterizzano la produzione pittorica dell’artista, il Tempio di reverenza per la conoscenza oltre la comprensione umana (Temple of Reverence for Knowledge Beyond Human Comprehension) è uno spazio progettato per supplicare, umilmente, la quarta dimensione e tutti quei regni dell’esistenza che oltrepassano la nostra conoscenza ed esperienza. Per aiutarci, con ogni mezzo possibile, ad accettare la nostra goffaggine tridimensionale, lineare e limitata nel tempo, ed espandere la nostra coscienza.

Li Shurui

Conclude la mostra l’Opera per Alcantara (Sedia blu) (Work for Alcantara, Blue Chair) di Krijn de Koning, con una operazione di straniamento spaziale che ci conduce in una camera interamente rivestita in Alcantara® blu, i cui profili architettonici con porte, finestre, passaggi e vani geometrici si sovrappongono allo spazio reale, mettendo in scena una percezione fittizia del tempo e dello spazio. All’interno di questa ‘stanza-nella-stanza’ troneggia una poltrona camaleontica, realizzata a immagine e somiglianza della struttura architettonica, e protagonista dell’opera.

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ALCANTARA MAKING OF

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