domenica 10 aprile 2016

Fuorisalone – L’arabesque e “Les Rêves de Papier”

Arabesque salone del mobile

Il Liberty di Milano e l’Art Nouveau di Parigi, sapientemente selezionati da Chichi Meroni, fondatrice del cult store L’Arabesque, incontrano le opere dell’artista belga Isabelle de Borchgrave in occasione del Salone del Mobile 2016

Una mostra che celebra l’Art Nouveau e le sue reinterpretazioni contemporanee: ecco l’audace intuizione di Chichi Meroni, fondatrice del Cult Store L’Arabesque, che in occasione della cinquantacinquesima edizione del Salone del Mobile invita la poliedrica artista belga Isabelle de Borchgrave a esporre dall’11 al 17 aprile le sue opere, tra cui alcuni inediti, in Largo Augusto a Milano. 
L’esposizione prende ispirazione dal fulgore architettonico di Palazzo Meroni (1914 – 1924), le cui splendide immagini accostate offrono scorci inaspettati dell’edificio, emblema e simbolo del Liberty milanese. Costruito dal nonno e opera dell’architetto Cesare Penati, è origine e fulcro dell’intera mostra.
E proprio l’Art Nouveau costituisce un elemento fondante del retaggio culturale di Chichi Meroni, che sceglie di esporre una selezione di pezzi: quadri, vasi e arredi originali della Belle Epoque inaugurano al contempo un’inedita riflessione sulle correspondances possibili con l’estro creativo di Isabelle de Borchgrave, acclamata artista contemporanea, famosa per l’esplorazione degli utilizzi della carta attraverso splendide sculture e oggetti meravigliosi nel campo della moda e del design.
Passato e presente si accostano attraverso un gioco di richiami, guizzi gentili e inaspettati che invitano lo spettatore ad un viaggio nel tempo e nello spazio. I vases de papier e due tavolini in bronze forgé dell’artista belga, vere e proprie sculture presentate per la prima volta al pubblico, realizzati attraverso una forma in carta successivamente forgiata in metallo e rifinita a mano, si accostano ad una raffinata poltrona di ispirazione Liberty disegnata ad hoc per la mostra da Chichi Meroni, il cui velluto dipinto rimanda ai pregiati tessuti Fortuny. Due pannelli di Carlo Cherubini (1897 – 1978), iconici pezzi Art Nouveau, olii su tela entrambi su fondo dorato, ori che riferiscono a quelli di Gustav Klimt, si alternano ai quadri in papier plissé oro di Isabelle de Borchgrave. Effetto sottile di corrispondenze continue, ispiranti, derivabili e variabili. Non poteva certo mancare uno dei sorprendenti abiti in carta della collezione di Isabelle de Borchgrave: per l’occasione, l’artista ha scelto di esporre “Delphos Dress”, creazione ispirata al lavoro di Mariano Fortuny.
Una mostra dove l’equilibrio d’insieme è raggiunto attraverso il dinamismo del perpetuo divenire: la carta si trasforma, diventa plastica materia sotto le sapienti dita dell’artista, mutando al suo tocco esperto e sotto la sua intuizione ispirata, per solidificarsi infine in oggetti d’arredo, vasi, vestiti scenografici, e in alcuni casi per essere ricoperta da metallo fuso che va a modificarne radicalmente la composizione. 
Il risultato d’insieme è sorprendente: un’elegante festa per gli occhi, rafforzata dall’accostamento di rari pezzi d’epoca. Un invito a interpretare le possibili espressioni del design contemporaneo attraverso uno sguardo rivolto agli echi di un passato, per anni forse un po’ dimenticato. Prospettive inedite di bellezza che attendono solo di far risuonare l’anima di chi guarda.
 
11 -17 Aprile 2016 h. 10-19 ‘L’Arabesque’ Largo Augusto 10 Milano

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