L’essenzialità della linea e la perfezione della costruzione si diluiscono nella ricerca del volume; i dettagli si moltiplicano creando equilibri in divenire. Il risultato è una contrapposizione grafica di rette e curve, pieni e vuoti, compattezze e trasparenze.
L'atelier diventa un laboratorio nel quale si testano incroci di severità e seduzione: la brassiere, epurata, si innesta su top e camicie; tasconi pragmatici sono applicati sui pantaloni.
La dualità rigore/leggerezza, carattere della donna Ferragamo, diventa liquida negli abiti che si aprono in godet, plissè, drappeggi lineari. La maglieria è impalpabile e seducente: pone al centro il corpo, lo esalta, lo sottolinea. I top dalle consistenze trasparenti si accostano al busto, rivelandolo, oppure scoprono il bacino. Le materie sono ferme, prive di peso: lane asciutte, cotoni dai finissaggi innovativi.
Filati sottili di seta fanno da contrappunto.
La palette è neutra, con rotture brillanti: toni di beige, burro, sabbia, note di carne, rosa peonia, verde ortica.
La palette è neutra, con rotture brillanti: toni di beige, burro, sabbia, note di carne, rosa peonia, verde ortica.
Anche i bijou si appropriano dei codici dell’utilità: flessibili, cavi, spine hi-tech sono riconfigurati come decori per il corpo.
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